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sabato 24 maggio 2025
 

Cosa pensare delle “profezie” sui Papi?

I due Papi. I falsi  storici sulle profezie di san Malachia e Anna Katharina Emmerick (foto Reuters)
I due Papi. I falsi storici sulle profezie di san Malachia e Anna Katharina Emmerick (foto Reuters)

Volevo sapere perché si parla così male di papa Francesco. Alcuni dicono che sia l’Anticristo. Come è possibile? Eppure a me sembra che non stia facendo niente di male. E poi tirano fuori la profezia dei due Papi della Emmerick o quella di san Malachia per cui l’ultimo Papa sarebbe proprio Francesco. Sono vere o no?

LUCREZIA

Degli attacchi al Papa ognuno dovrà rispondere alla propria coscienza. Io mi sono fatto l’idea che Francesco dia fastidio perché non fa che ricordarci il Vangelo, che ha al suo cuore la misericordia di Dio. Lo stesso Gesù fu odiato e addirittura messo a morte. Penso che tu, cara Lucrezia, come tutte le persone buone, debba ascoltare il tuo cuore e amare il Papa, senza lasciarti distrarre dalla tante voci cattive. Per informarsi è bene leggere direttamente i discorsi di Francesco sul sito del Vaticano, pubblicati in tanti libri, alcuni editi dalle nostre edizioni San Paolo. Quanto alle “profezie” citate, quella di san Malachia è un falso storico e non merita alcun credito. Risale a 450 anni dopo la morte del santo (2 novembre 1148). Benedetto XVI ha dato questa ironica risposta in merito alla profezia: «Probabilmente è nata nei circoli intorno a Filippo Neri. A quell’epoca i protestanti sostenevano che il papato fosse nito, e lui voleva solo dimostrare, con una lista lunghissima di Papi, che invece non era così. Non per questo, però, si deve dedurre che nirà davvero. Piuttosto che la sua lista non era ancora abbastanza lunga!». Circa le visioni della beata Anna Katharina Emmerick, così scrisse nel 2004 il card. José Saraiva Martins, prefetto della Congregazione delle cause dei santi: «La beata ci ha lasciato di sicuro solo tre lettere. Gli altri scritti, che le vengono erroneamente attribuiti, hanno diversa origine: le “visioni” della Passione di Cristo furono annotate e rielaborate con grande libertà e senza alcun controllo dallo scrittore tedesco Clemens Brentano (1778-1842). Le opere in discussione non possono considerarsi né scritte né dettate dalla Emmerick e neppure autentiche trascrizioni delle sue affermazioni e delle sue narrazioni, ma un’opera letteraria del Brentano».


14 febbraio 2020

 
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