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giovedì 19 settembre 2024
 

Crociera con Famiglia Cristiana: Marsiglia, Avignone… e infine a Genova

Emozionante anche l’ultima giornata del nostro pellegrinaggio. Sbarcati a Marsiglia verso le 9,30, ci siamo divisi in due gruppi. Uno ha raggiunto Avignone, detta la città “dei Papi” perché qui papa Giovanni XXII nel 1316 decise di spostare la Santa Sede. Da allora sette papi e due antipapi dello Scisma d’Occidente regnarono ad Avignone ed ebbero come dimora il castello, ampliato nel corso dei decenni fino al 1423.

Un altro gruppo invece si è immerso nella magia di Marsiglia, crocevia di popoli. Il momento più intenso è stato il pellegrinaggio alla basilica santuario di Notre-Dame-de-la-Garde, in alto sul colle con la statua aurea di Maria che svetta dalla facciata e veglia su tutta la città. Le pareti all’interno sono coperte interamente di ex voto, lapidi e quadri, che raccontano l’antico legame di devozione e gratitudine dei marsigliesi, ma anche degli stranieri passati da qui. A fare gli onori di casa il rettore, padre Olivier Spinosa, che ha ripercorso la storia e l’eredità spirituale di questo straordinario luogo mariano, così caro anche a Papa Francesco che vi è venuto in visita lo scorso 22 settembre. «In Italia ci sono 600 santuari mariani, ma questo può essere considerato il seicentounesimo perché arrivano tantissimi vostri concittadini tra i pellegrini», ci dice con un grande sorriso prima di indicarci le raffigurazioni delle litanie lauretane sul mosaico dell’abside che fa da sfondo alla statua della Madre celeste collocata sull’altare maggiore.

La comunità di italiani a Marsiglia conta 80 mila persone. Anche Massimo, anche i genitori della nostra guida, docente di antropologia culturale all’università, vennero qui da Napoli negli anni Cinquanta. Coinvolgenti i suoi racconti, quelli sulla lavorazione del sapone di Marsiglia e delle sue proprietà, ma anche l’aneddoto di Luigi XIV che venuto in visita alla città e affacciandosi dal balcone dell’attuale casa municipale fu fischiato e contestato aspramente. Incredulo il monarca voltò le spalle, guardò il cielo e disse: «Il Sole sono io». Nacque così la fama del “Re sole” come ricorda il busto del re, tra due soli, nella maestosa facciata dell’edificio.

Dopo il rientro in nave i due gruppi si sono riuniti per la Messa concelebrata da don Stefano Stimamiglio, don Vincenzo Vitale e don Giuseppe Lacerenza. Ancora una volta sono state le intenzioni di preghiera a rivelare con quanta sensibilità abbiano affrontato questo “viaggio dell’anima” le lettrici e i lettori di Famiglia Cristiana. Il congedo è stato caloroso e commovente, ma con la voglia di ritrovarsi presto.

Dopo la notte di navigazione siamo tornati a Genova. I saluti e gli abbracci lungo il percorso che porta dalla nave ai pullman sono la migliore testimonianza di un pellegrinaggio riuscito.

All’anno prossimo, amici e amiche di Famiglia Cristiana.

 

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27 novembre 2023

 
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