Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
domenica 09 novembre 2025
 

Destra o sinistra: chi è più violento?

Un momento degli scontri tra manifestanti e polizia a Catania quando un corteo di studenti, che partecipava allo sciopero generale contro il genocidio a Gaza, ha bloccato la circolazione e tentato di entrare nell'area commerciale del porto di Catania, 22 settembre 2025. (Foto ANSA/ORIETTA SCARDINO)
Un momento degli scontri tra manifestanti e polizia a Catania quando un corteo di studenti, che partecipava allo sciopero generale contro il genocidio a Gaza, ha bloccato la circolazione e tentato di entrare nell'area commerciale del porto di Catania, 22 settembre 2025. (Foto ANSA/ORIETTA SCARDINO)

Pensando alle recenti azioni di vandalismo urbano e di aggressioni alla polizia da parte dei “pro-Pal”, all’assassinio di Charlie Kirk, all’uccisione di due bambini durante una Messa in Minnesota, alle irruzioni durante una conferenza alla Bicocca di Milano, alle mancate condanne da parte dei vertici politici, ho fugato ogni dubbio: l’universo della sinistra è intollerante. Il fatto che anche chi dovrebbe parlarne in ossequio alla sua etichetta di indipendente lo faccia sporadicamente e con timore dà la misura della lontananza del nostro Paese dal buon senso.

AUGUSTO

Mi sembra una lettura che mette insieme fatti diversi, avvenuti in luoghi diversi, con motivazioni e protagonisti diversi. Non si può fare di tutta l’erba un fascio. Ci sono parti della sinistra militante intolleranti e violente, così come non mancano in alcune formazioni di estrema destra, anche se in queste settimane sono più protagoniste le prime. Finché continuiamo ad alimentare la polarizzazione e a dire che gli altri sono i cattivi e noi i buoni non ne usciremo. O ne usciremo male. È una questione di cuore. E di linguaggio.


16 ottobre 2025

 
Pubblicità
Edicola San Paolo