Il Salmo 8, attribuito al Re Davide, mi ha accompagnato in tanti momenti della mia vita. Si tratta di una profonda preghiera, ma anche di una poesia, di un cantico nella notte. Durante la notte ci abitano le riflessioni più profonde, ma anche le nostre inquietudini.
O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza,
con la bocca di bambini e di lattanti:
hai posto una difesa contro i tuoi avversari,
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.
Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,
che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell'uomo, perché te ne curi?
Signore, di fronte all'immensità del creato, dei cieli, dell'universo, delle costellazioni e di tutto ciò che esiste, di ciò che Tu sei, noi creature a confronto Te creatore, che cos'è l'uomo? Siamo una piccolissima cosa! E tu ti ricordi di me? Questa è una domanda profonda che abita il cuore di tutti noi. Il Signore si ricorda di me? Si ricorda di ciascuno di noi? Cosa siamo? Chi siamo veramente? Ed ecco la risposta:
Davvero l'hai fatto poco meno di un dio.
La traduzione potrebbe essere: “poco meno degli angeli” oppure “di un dio”.
Davvero l'hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.
Eccola, la risposta: “Tu sei prezioso e miei occhi, sei degno di stima e io ti amo!”. Tu sei veramente figlio di Dio! Tutti noi siamo figli di Dio! E poi il Salmo prosegue così:
Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi:
tutte le greggi e gli armenti
e anche le bestie della campagna,
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
ogni essere che percorre le vie dei mari.
O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
Spesso noi uomini viviamo da tiranni. Il nostro modo di abitare la casa comune che è il creato e anche di relazionarci con gli esseri animali, con i quali dovremmo vivere in modo diverso, è da tiranni. Gesù è il modello, il vero uomo. E c'è una riflessione di un teologo che commenta questo Salmo molto interessante: oltre al dominio, che anche la Genesi richiama verso gli animali e il creato, questo Salmo - come atto di responsabilità - ci richiama prima a dominare i nostri istinti animali, perché se riuscissimo a dominare quegli istinti, ad essere veramente uomini e donne di pace nel cuore, riusciremo a vivere in modo costruttivo e pacifico anche nel mondo che abitiamo.