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mercoledì 21 maggio 2025
 

Domenica 19 maggio 2024 - (DOMENICA DI PENTECOSTE - SOLENNITÀ - MESSA DEL GIORNO - ANNO B)

Prima Lettura

 

 

Dagli Atti degli Apostoli

At 2,1-11

 

 

Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi. Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti; abitanti della Mesopotàmia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia, della Frìgia e della Panfìlia, dell'Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, Romani qui residenti, Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio».

 

 

Parola di Dio.

 

 

 

 

 

 

 

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 103 (104)

 

 

R. Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.

Oppure: 

R. Alleluia, alleluia, alleluia.

 

 

Benedici il Signore, anima mia!

Sei tanto grande, Signore, mio Dio!

Quante sono le tue opere, Signore!

Le hai fatte tutte con saggezza;

la terra è piena delle tue creature. R.

 

 

Togli loro il respiro: muoiono,

e ritornano nella loro polvere.

Mandi il tuo spirito, sono creati,

e rinnovi la faccia della terra. R.

 

 

Sia per sempre la gloria del Signore;

gioisca il Signore delle sue opere.

A lui sia gradito il mio canto,

io gioirò nel Signore. R.

 

 

 

 

 

 

 

Seconda Lettura

 

 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Gal 5,16-25

 

 

Fratelli, camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.

Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c'è Legge.

Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito.

 

 

Parola di Dio.

 

 

 

 

 

 

 

SEQUENZA

 

Veni, Sancte Spíritus, 

et emítte caélitus l

ucis tuae rádium. Vieni, Santo Spirito,

manda a noi dal cielo

un raggio della tua luce.

   

Veni, pater páuperum, 

veni, dator múnerum, 

veni, lumen córdium. Vieni, padre dei poveri,

vieni, datore dei doni,

vieni, luce dei cuori.

   

Consolátor óptime, 

dulcis hospes ánimae, 

dulce refrigérium. Consolatore perfetto,

ospite dolce dell'anima,

dolcissimo sollievo.

   

In labóre réquies, 

in aestu tempéries, 

in fletu solácium. Nella fatica, riposo,

nella calura, riparo,

nel pianto, conforto.

   

O lux beatíssima, 

reple cordis íntima 

tuórum fidélium. O luce beatissima,

invadi nell'intimo

il cuore dei tuoi fedeli

   

Sine tuo númine, 

nihil est in hómine, 

nihil est innóxium. Senza la tua forza,

nulla è nell'uomo,

nulla senza colpa.

   

Lava quod est sórdidum, 

riga quod est áridum, 

sana quod est sáucium. Lava ciò che è sórdido,

bagna ciò che è árido,

sana ciò che sánguina.

   

Flecte quod est rígidum, 

fove quod est frígidum,

rege quod est dévium. Piega ciò che è rigido,

scalda ciò che è gelido,

drizza ciò che è sviato.

   

Da tuis fidélibus,

in te confidéntibus, 

sacrum septenárium. Dona ai tuoi fedeli,

che solo in te confidano

i tuoi santi doni.

   

Da virtútis méritum, 

da salútis éxitum,

da perénne gáudium. Dona virtù e premio,

dona morte santa,

dona gioia eterna.

 

 

 

 

 

 

Vangelo

 

 

Dal Vangelo secondo Giovanni

Gv 15,26-27; 16,12-15

 

 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.

Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

 

 

Parola del Signore.


19 maggio 2024

 
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