Tutti conosciamo la famosa regola d'oro di Gesù: fare agli altri ciò che vorremmo fosse fatto a noi e non fare agli altri, in negativo, ciò che non vorremmo fosse fatto a noi . Se tutti vivessimo secondo questa regola, la qualità della nostra vita e di quella di molti nel mondo cambierebbe radicalmente. La regola d'oro è universale, valida per tutti, credenti e non credenti.
In realtà, questa regola si trova anche nel Primo o Antico Testamento. Tuttavia, Gesù ci parla di un comandamento nuovo, che ci invita ad amare gli altri come Lui ci ha amato. Quel "come" contiene la sfumatura dell'amore a cui siamo chiamati: guardare a Gesù come modello d'amore.
Gesù è stato capace di dare la sua vita per gli altri, per i propri amici. Un brano che mi mette spesso in crisi è quello in cui Gesù dice: "Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori". Sto pensando ai conflitti e alle guerre che stiamo vivendo . Come è possibile perdonare chi ci ha fatto del male? Come possiamo risanare ferite così profonde, che si trasmetteranno di generazione in generazione? Come possiamo perdonare nelle piccole guerre quotidiane? Ecco, in questo brano Gesù ci invita a perdonare i nemici e i persecutori , perché siamo tutti figli del Padre celeste. "Siate voi dunque perfetti, come è perfetto il vostro Padre celeste".
Guardando a Dio, vediamo che Lui è Padre di tutti. Non esistono figli di serie A o di serie B: siamo tutti chiamati ad amare con lo stesso cuore di Dio , a guardare gli altri attraverso il suo sguardo d'amore. E Gesù aggiunge una domanda provocatoria: "Se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario?" In effetti, cosa c'è di straordinario nel voler bene a chi ci vuole bene? Amare chi ricambia il nostro amore.
La vera straordinarietà sta nell'amare chi ci ha ferito, nel perdonare . Gesù non solo ci invita a vivere questa via che ci libera dalle catene del rancore e del non perdono, che poi sfociano nell'odio, ma Lui stesso ha vissuto questo gesto sulla croce : "Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno".
Forse sapevano ciò che facevano, non lo so, ma Gesù dice "non sanno quello che fanno". In fondo, chi ci ferisce non sa veramente quello che sta facendo. Allora, cerchiamo di amare chiunque incontriamo , puntando a un amore capace di perdonare, di amare anche i nostri nemici. Se faremo così, saremo perfetti come il Padre Celeste che è nei cieli.
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