Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
giovedì 17 aprile 2025
 

L'amore guarisce la nostra fragilità

Mt 25,31-46 - Lunedì della I Settimana di Quaresima (10 marzo 2025) - 

C’è una verità profonda nascosta nella pagina del Vangelo di Matteo di oggi. Se in questo momento della nostra vita e della storia abbiamo la sensazione che il bene e il male siano mescolati tra di loro in una maniera tale da non riuscire a separarli e a distinguerli nettamente, il Vangelo ci ricorda che arriverà però il momento in cui le cose smetteranno di essere confuse e mescolate, e diventeranno distinte. Capita così anche nel nostro cuore, dove il bene il male si mescolano e non sappiamo mai quale è veramente la linea di demarcazione che separa nettamente queste due cose. Ma la vera domanda è questa: che cos’è il bene? Forse siamo soliti pensare che quelli che scelgono il bene non sbagliano, non commettono errori, in termini teologici non peccano. Ma il Vangelo non intende così il bene, ma lo descrive come la capacità di cercare di amare ciò che incontriamo dentro la nostra vita.

Allora la fame, la sete, il non avere una casa, il non avere di cosa coprirsi, oppure l’essere malato o in carcere non sono semplicemente buone azioni che facciamo agli altri, ma sono il bene che ci viene chiesto e che decide davvero se noi siamo o no dalla parte giusta. I santi non sono persone impeccabili, ma solo uomini e donne che cercano di amare ciò che c’è. Non commettere errori e allo stesso tempo non amare significa comunque essere dalla parte sbagliata. Dobbiamo impegnarci nell’amore, e avere pazienza con le nostre fragilità, ben sapendo che l’amore può guarire la nostra fragilità, ma la superbia, l’autosufficienza, l’egoismo sono per noi malattie mortali. Scandalizzati quindi se sbagli, scandalizzati se non ami.

Vai alle LETTURE DEL GIORNO


09 marzo 2025

 
Pubblicità
Edicola San Paolo