Luca 6,6-11 - Lunedì della XXIII settimana del TO (11 settembre 2023) -
La sinagoga è un posto sacro. Ma non basta trovarsi in un posto sacro per essere anche certi che in quel luogo si ragioni alla maniera di Dio.
L’episodio del Vangelo di oggi è un grande esame di coscienza per tutte le nostre chiese, le nostre comunità, i nostri ambienti. C’è un uomo che soffre, ed è messo al margine. Gesù entra nel giorno sacro del sabato e si accorge subito della sofferenza di quest’uomo. Gli altri invece sembrano non interessati a quella concreta situazione di sofferenza: “Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva di sabato, allo scopo di trovare un capo di accusa contro di lui”.
Gesù sa bene il loro modo di ragionare e compie un gesto che dovrebbe essere la base di ogni nostra conversione pastorale: «Alzati e mettiti nel mezzo!». Gesù riporta al centro le cose che contano e interroga i presenti su ciò che sia giusto: «Domando a voi: È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o perderla?». In pratica sta dicendo: è più importante la sofferenza concreta di questa persona o i vostri schemi mentali e comunitari?
Lungi da Gesù maltrattare la tradizione del sabato perché in realtà la sta riconsegnando al suo vero significato. Infatti si rende culto a Dio quando si agisce come Dio stesso agirebbe. E a Dio stanno a cuore le persone, specie quelle che soffrono, e non se ne fa molto dei nostri schemi e delle nostre convinzioni, specie quando esse sono in diretta contraddizione del Vangelo anche se ammantate di sacro e di religioso.
Vai alle LETTURE DEL GIORNO