Si può amare in maniera gratuita?

Lc 11,37-41 - Martedì della XXVIII Settimana del Tempo Ordinario - Anno Dispari - (14 ottobre 2025) - 

«Voi farisei purificate l'esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di iniquità. Stolti! Colui che ha fatto l'esterno non ha forse fatto anche l'interno? Piuttosto date in elemosina quel che c'è dentro, ed ecco, tutto per voi sarà mondo». Le parole di Gesù riportate in questa pagina del Vangelo di Luca ci ricordano il rischio che tutti noi corriamo di vivere dando importanza solo all’esterno, all’apparenza, a quello che gli altri vedono di noi.

Ciò che conta davvero è invece ciò che ci portiamo dentro, ciò che si consuma dentro il nostro cuore, ciò che solo Dio può vedere perché fa parte della nostra coscienza più intima. L’unica maniera di essere giusti davanti a Dio non è salvare la faccia ma guarire il cuore. E Gesù offre la strada per poter guarire il cuore: dare elemosina tutto quello che abbiamo dentro di noi, cioè imparare la logica del dono. Chi scopre questa logica si accorge di poter vivere la propria vita libero anche dalle dittature dell’utilitarismo.

Si può vivere in maniera gratuita, si può amare in maniera gratuita, ci si può impegnare senza essere tormentati sempre dal riconoscimento degli altri, dalla ricerca di gratificazioni, da quell’utile che trasforma anche la cosa migliore in commercio. In fondo un cristiano vero lo si vede proprio dalla gratuità con cui vive la propria vita. Non va alla ricerca di medaglie, di riconoscimenti, di titoli, ma gode nel vivere appassionatamente tutto sapendo che in questo donarsi egli glorifica davvero quel Dio che ama e che per primo in Gesù gli ha dato l’esempio. 

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