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mercoledì 04 ottobre 2023
 

Gesù ha il potere di arginare il nostro pianto

Luca 7, 11-17 - Martedì della XXIV settimana del TO (19 settembre 2023) - 

Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!»”.

Quest’annotazione introduttiva della pagina del Vangelo di oggi mi fa tornare in mente tutte quelle madri, quei genitori che hanno perso un figlio. Gesù non rimane indifferente davanti al dolore di queste persone. Ne è toccato profondamente. Ed è bello anche pensare che interviene in qualche modo per arginare quella sofferenza: “Non piangere!”.

Ma c’è un profondo silenzio da parte di questa donna. Ella non chiede nulla, non prega, non spera, non si arrabbia, non si ribella, sembra essa stessa attraversata dalla morte. Alcuni dolori sembrano ucciderci dentro. Gesù non si scoraggia davanti a tutto questo. Non chiede a questa donna la sua fede per agire. Gli basta il suo dolore, gli basta quell’indicibile sofferenza per compiere qualcosa: “E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Giovinetto, dico a te, alzati!». Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre”.

La pagina del Vangelo di oggi è una sorta di promessa, di anticipazione. Gesù riconsegnerà i figli strappati a genitori che soffrono. Lo farà di sicuro, anche se il tempo che separa quel dolore da quella riconsegna dovesse durare tutto un’intera vita. Quella separazione non è infinita, ha le ore contate. Gesù ha il potere di arginare il nostro pianto. Bisogna lasciarsi evangelizzare da questa certezza.

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18 settembre 2023

 
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