Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
lunedì 14 ottobre 2024
 

Avere foglie ma non avere frutti indica che c’è apparenza ma non sostanza

Marco 11,11-25 - Venerdì VIII Settimana TO (2 giugno 2023) - 

Una sensazione di ingiustizia sembra attraversare il racconto del Vangelo di Marco di oggi. Gesù se la prende prima con un fico e poi con i mercanti nel tempio. In entrambi i casi sembra esagerata la sua reazione e apparentemente senza uno scopo ben preciso. Infatti perché pretendere da un fico frutti quando non è la sua stagione?

“La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. E avendo visto di lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma giuntovi sotto, non trovò altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi. E gli disse: «Nessuno possa mai più mangiare i tuoi frutti». E i discepoli l'udirono”.

Avere foglie ma non avere frutti sta a significare che c’è apparenza ma non c’è sostanza, come molte volte capita nella nostra vita. Anche noi infatti pensiamo che un giorno dovremmo rendere conto della nostra vita, ma non certo oggi. Ma cosa ne sappiamo se avremo ancora tempo? E se oggi finisse la nostra vita Dio cosa vi troverebbe foglie o frutti?

Pensare di conoscere quando sarà la nostra estate è un’illusione. Ogni momento è il momento dei frutti. Così similmente i mercanti del tempio non possono pensare che siccome il culto prevede delle offerte allora è lecito convincersi che Dio lo si possa comprare in qualche maniera. Ciò che Gesù sta colpendo è una mentalità e non un povero albero o dei malcapitati mercanti. Oggi dobbiamo lasciarci rovesciare da Gesù nel nostro modo di ragionare. Questa è la conversione, cominciare a ragionare in maniera diversa e smettere di dare per scontate le cose.

Vai alle LETTURE DEL GIORNO


01 giugno 2023

 
Pubblicità
Edicola San Paolo