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lunedì 16 settembre 2024
 

La maggior parte della nostra infelicità è carenza di amore

Giovanni 17,1-11 - Martedì della VII Settimana di Pasqua (23 maggio) - 

 “Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo”. Può sembrare difficile questa affermazione che troviamo nel Vangelo di oggi, eppure il significato è semplice: la vita eterna per noi è Qualcuno, non qualcosa. È Gesù la vita eterna. Chi conosce e incontra Lui, incontra e conosce la vita eterna. Lasciarsi amare da Lui significa lasciarsi amare da Dio. Tutto il cielo entra in noi.

La vita eterna è sapersi amati all’infinito da Colui che è Amore infinito. Ecco perché quando in questa vita amiamo e ci lasciamo amare facciamo già esperienza di che cosa sarà il paradiso. Chi si sente amato non cerca più nulla, non è più alla ricerca di nulla perché è felice di quell’istante che vive poiché l’amore gli ha dato ciò che stava realmente cercando. La maggior parte della nostra infelicità è carenza di amore. In questo senso se rileggessimo tutta la nostra vita ci renderemo conto di come molte cose sbagliate che abbiamo fatto o che facciamo sono determinate dalla ricerca d’amore.

Nessuno nasce cattivo, ma delle volte può fare molte cose sbagliate nella vita solo perché ricerca una qualche sicurezza, una qualche rassicurazione, un qualche significato della vita. Gesù venendo nel mondo ha preso sul serio proprio questo desiderio di amore che ci portiamo dentro, e ci ha amato di un amore così vero e affidabile che persino davanti al dubbio di essere davvero amati, Egli ci ha dato la prova suprema decidendo di donare la vita per ciascuno di noi. Come si può non credere a Chi non ha rifiutato di offrire la Sua vita per amore nostro?

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22 maggio 2023

 
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