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martedì 22 aprile 2025
 

Verità e Amore: una danza esistenziale per vivere in pienezza

Gv 20,2-8 - San Giovanni, Apostolo ed Evangelista – Festa (27 dicembre 2024) - 

La Verità e l’Amore corrono sempre l’uno accanto all’altro. Questo è il motivo per cui il vangelo di oggi ci racconta la corsa di Pietro e Giovanni il mattino di Pasqua. Ma l’Amore, che è rappresentato dall’agilità e dalla giovinezza di Giovanni, arriva sempre prima. Dovrà poi aspettare che sia la Verità, cioè Pietro, ad entrare davvero nelle cose, in quel sepolcro scoperchiato. C’è come una sorta di compensazione tra questi due personaggi e quindi tra queste due dinamiche esistenziali di Amore e Verità.

La nostra vita è inconcepibile senza questo binomio. Escludere ad esempio la dinamica della Verità, significherebbe condannarci a un basso sentimentalismo in cui saremo ostaggio solo delle facili emozioni. Allo stesso tempo escludere l’Amore dalla Verità significherebbe entrare in un calcolo che a lungo andare ci farebbe sprofondare solo in un freddo e sterile cinismo logico.

Verità e Amore così sono come due binari che ci conducono a vivere ed entrare nel cuore della vita nella maniera più corretta possibile. Ma c’è anche da dire che la Verità e l’Amore pur rimanendo due atteggiamenti essenziali, allo stesso tempo sono anche radicalmente diversi. Solo l’Amore, ad esempio, intuisce prima di tutti gli altri la spiga carica di frutto mentre il seme è ancora nascosto sotto terra. È la stessa intuizione della resurrezione di Cristo che Giovanni ha davanti al sepolcro vuoto e alla vista dei teli posati sulla pietra. Nell’evidenza non si vede nulla, ma Giovanni comprende cosa indica quel vuoto, quell’assenza prima di tutti gli altri.

La Verità constata, accerta, specifica, illumina, rende vivibile ma solo a patto che ci sia prima l’intuizione preveggente dell’amore. Ecco perché non è sbagliato dire che l’Amore “pre-vede”, cioè sa vedere prima. Ha ragione quindi Pascal nel dire che “Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce”. C’è un’intelligenza del cuore che va sempre coltivata. È quell’intelligenza in cui San Giovanni eccelleva più di tutti gli altri: la genialità del cuore.

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26 dicembre 2024

 
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