PHOTO
Due parabole Gesù usa nella pagina del Vangelo di oggi. Da una parte un granellino di senapa, che Gesù dice essere il più piccolo di tutti i semi “ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami”; dall’altra l’immagine di un pezzo di lievito “che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti”.
Cosa vuole comunicarci? Forse vuole semplicemente dirci che le grandi rivoluzioni della vita si compiono attraverso piccole cose nascoste agli occhi dei molti. Non possiamo nemmeno immaginare quanto possa rivoluzionare la vita una piccola cosa fatta con fedeltà. Nella vita spirituale questo è tutto. Non contano le quantità, ma la fedeltà alle piccole cose. E allo stesso tempo la libertà di compiere queste piccole cose fuori dai riflettori, lontano dagli occhi di chi ci guarda e davanti a cui molto spesso indossiamo le nostre maschere.
Come sarebbe bello se le nostre giornate fossero scandite da piccole cose, brevi momenti intensi di intimità con Dio. Basterebbe una sola preghiera, una sola giaculatoria pronunciata con tutto il cuore, nel segreto della stanza del nostro cuore a far crollare dighe immense di problemi, chiusure del cuore incancrenite da anni, guarigioni impossibili di ferite del passato, desiderio ostinato di costruire il bene e di farlo concretamente. Insomma, le piccole cose nascoste sono il segreto del regno di Dio. Ora che Gesù ce lo ha detto, cosa vogliamo farne di questo segreto?
Vai alle LETTURE DEL GIORNO





