PHOTO
La diatriba del Vangelo di oggi verte tutta sulla possibilità o meno di Gesù di rimettere i peccati. Gli scribi considerano una bestemmia l’assoluzione che Gesù dà a quest’uomo paralizzato: “Allora alcuni scribi cominciarono a pensare: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché mai pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa dunque è più facile, dire: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati e cammina?”.
Ovviamente non c’è nessun modo di smentire un pregiudizio o una convinzione sbagliata se non attraverso un fatto. Infatti dinanzi a un fatto bisogna lasciare andare ogni ragionamento contrario. Ecco perché Gesù fa camminare questo paralitico, per dimostrare loro di aver sanato realmente con il suo perdono la paralisi del cuore che aveva. Ma credo che l’elemento più bello del Vangelo di oggi lo si trovi proprio al suo incipit: “Salito su una barca, Gesù passò all'altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portarono un paralitico steso su un letto. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati»”.
La possibilità della misericordia è data non dalla fede del paralitico (che probabilmente non c’è), ma dalla fede di chi lo trasportava. È bello pensare che la nostra fede può rendere miracoli nella vita degli altri, specie quando intercediamo per loro. È la vicenda del giovane beato Piergiorgio Frassati di cui si fa memoria oggi: Dio guardando la fede di giovani così può continuare a guarire molte paralisi del nostro mondo. E speriamo anche la nostra.
Vai alle LETTURE DEL GIORNO





