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domenica 16 novembre 2025
 

Dove c’è umiltà Dio può compiere l’impossibile

Lc 4, 24-30 - Lunedì della III settimana di Quaresima (4 marzo 2024) - 

Nessun profeta è bene accetto in patria” dice Gesù nel Vangelo di oggi, dimostrando tra l’altro che Dio molto spesso può più facilmente fare grazia ai lontani che ai vicini perché molte volte i vicini non hanno più lo sguardo per accorgersi di ciò che il Signore sta facendo, e vivono nella menzogna di aver già capito tutto.

Una delle caratteristiche vere della vita spirituale è non sentirsi mai degli arrivati, non cadere mai nella presunzione di chi è convinto di tenere in mano Dio e di aver magari trovato la tecnica giusta per fargli fare le cose che vogliamo. Chi davvero prega si accorge della grande sproporzione che c’è tra lui e Dio e proprio per questo conserva un cuore semplice e umile. E lì dove c’è umiltà Dio può compiere l’impossibile, esattamente come accade ad Elia quando in tempo di carestia incontra una povera vedova con un figlio a carico chiedendole da mangiare. Quella donna aveva a malapena il cibo per un solo giorno, ma ebbe l’umiltà di fidarsi della parola di quell’uomo e di consegnare tutto alla Provvidenza di Dio, e così per giorni ebbero da mangiare tutti. Stessa cosa per il lebbroso Naaman il Siro che era andato con tutti i suoi cavalli e i suoi regali a pretendere la guarigione dalla sua malattia, ma quando Eliseo gli chiese di togliersi tutto per immergersi umilmente nelle acque del Giordano, ecco che quest’uomo venne immediatamente guarito.

La presunzione e la pretesa con Dio ottengono l’effetto contrario, mentre l’umiltà ottiene tutto da Dio. Gesù nel Vangelo di oggi è circondato da gente che non ha nessuna voglia di essere umile e che pretende di aver capito Dio meglio di lui che ne è in realtà il Figlio, e così invece di poter operare miracoli, suscita solo una grande rabbia.  

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03 marzo 2024

 
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