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giovedì 10 ottobre 2024
 

Provate a riempire di compagnia chi è solo e vedrete resurrezioni

Lc 4,38-44 - Mercoledì della XXII settimana del Tempo ordinario (4 settembre 2024) - 

La suocera di Pietro stesa nel suo letto prigioniera della febbre è l’immagine viva di molti di noi. Questa donna non riesce neanche a parlare, a chiedere, a pregare. Se non avesse avuto chi per lei intercedesse, che ne sarebbe stato di lei? Dovremmo sempre capire che il primo favore che possiamo fare a chi amiamo e sta male è pregare con fede per lui o per lei.

La preghiera fatta con fede porta sempre frutto. Gesù infatti interviene: “Chinatosi su di lei, intimò alla febbre, e la febbre la lasciò”. Il chinarsi di Gesù è la sua capacità di sapersi fare vicino, è la sua prossimità, la sua compassione. Ognuno di noi per dirsi cristiano deve imparare a chinarsi davanti agli altri che soffrono, deve imparare la stessa compassione di Gesù. Questo tipo di vicinanza ha del miracoloso. Infatti quando qualcuno non si sente più solo, in un certo senso risorge: “Levatasi all'istante, la donna cominciò a servirli”. Questa donna da stesa è di nuovo in piedi. Provate a riempire di compagnia chi è solo e vedrete resurrezioni. Provate a fare spazio nella vostra solitudine a chi vuole starvi veramente vicino, e tornerete a stare in piedi.

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03 settembre 2024

 
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