Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
venerdì 08 novembre 2024
 

Dove contano denaro e carriera

Leggo sempre, con interesse, le sue risposte. Tra le tante lettere, mi ha colpito quella di un giovane che ha problemi sul lavoro, perché non in linea con i valori in cui crede. Purtroppo, gli ambienti di lavoro rispecchiano la società. Dove contano soltanto denaro e carriera. Da ottenere con ogni mezzo. Oggi, a prevalere sono gli aspetti negativi della persona: individualismo, meschinità, falsità. Sul lavoro, spesso, si prova l’inferno. I rapporti sono tesi. C’è diffidenza reciproca. Il “capo”, di solito, è detestato. Molti abusano dell’azienda, per gli affari propri. Imbrogliare è quasi una virtù. Se ognuno facesse il proprio dovere, l’ambiente di lavoro sarebbe un paradiso.

M. Angela - Vicenza

Descrizione pessimista degli ambienti di lavoro, ma con un fondo di verità. Soprattutto dove s’è persa la dignità delle persone. E dove c’è un clima conflittuale, con pessime relazioni personali. Se a prevalere sono frustrazioni, invidie e furbizie, l’ambiente sarà invivibile. Un inferno. E il posto di lavoro una trincea: una guerra contro tutti. Un tempo c’erano i preti operai che condividevano le difficoltà dei lavoratori. E con la loro testimonianza mostravano che, oltre alla fatica quotidiana, esiste un’altra dimensione, quella spirituale. Per una crescita armonica e integrale della persona. O per non deprimersi in un ristretto orizzonte, che abbrutisce e non nobilita. Oggi, considerate le difficoltà della crisi dei lavoratori e delle loro famiglie, sarebbe quanto mai auspicabile una presenza più significativa della Chiesa nel mondo del lavoro.


04 febbraio 2012

 
Pubblicità
Edicola San Paolo