Nella sua recente visita a Milano l'ha anche confermato Tim Cook: l'economia legata alla produzione di applicazione per smartphone e tablet, la cosiddetta "App Economy", è destinata a crescere e a essere una grossa opportunità per creare lavoro. «È in molti Paesi il settore in cui i posti di lavoro crescono più rapidamente», ha affermato l'amministratore delegato della Apple. «Molti possono imparare a fare app: puoi esprimere la tua passione e vendere la tua idea tutto il mondo».
Ovviamente, è quello che pensano anche i concorrenti più diretti del gigante di Cupertino nella battaglia per la supremazia nelle tecnologie digitali, e cioè i coreani della Samsung. Che stanno investendo molta della immagine del gruppo asiatico partendo dal basso: dai ragazzi, dalle scuole, dai nativi digitali. E così è nata la seconda edizione di "App4Kids", il primo progetto di formazione in Italia rivolto alle scuole secondarie di primo grado, in collaborazione con i docenti del Politecnico di Milano. Organizzato e supportato da vari professori del Politecnico di Milano, il corso si propone di offrire ai ragazzi dai 10 ai 14 anni competenze sullo sviluppo di App per Smartphone e Tablet su piattaforma Android.
Avviato lo scorso anno in due scuole di Milano e Cremona, l’iniziativa si estende ora all’anno scolastico in corso, che terminerà nel giugno 2016, alle città di Bologna, Roma, Lecce e Venezia. In totale, sono interessate 6 scuole e oltre 150 studenti. Il corso ha per ora carattere sperimentale, dura 10 settimane, si svolge al di fuori dell’orario ordinario di lezione e coinvolge tutti gli studenti che desiderano avvicinarsi al mondo della programmazione. Tecnologia e tablet Samsung sono gli strumenti su cui si lavora. Due diversi approcci: il Creative Computing, volto a sviluppare il pensiero creativo, il ragionamento schematico e la collaborazione con altre persone e l’Action Learning, metodo che aiuta gli studenti a concretizzare in un progetto quanto appreso durante le lezioni più teoriche teoria.
La "mobile economy" è un settore in forte crescita nel nostro Paese, vale ormai l’1,65% del Pil. E se vuole anche da noi diventare un volano di opportunità professionali e di creazione di ricchezza occorre preparare figure professionali adeguate. Dopo il primo anno di sperimentazione «è stata una soddisfazione notevole vedere i primi risultati di App4Kids», spiega Filippo Renga, Coordinatore del progetto per il Politecnico di Milano. «I ragazzi si sono appassionati e hanno imparato facilmente un nuovo linguaggio e nuove tecnologie che solitamente vedono da semplici utenti. Ora sanno che possono esserne anche i creatori. Abbiamo avviato questa tipologia di corso perché d’accordo con Samsung riteniamo che lo sviluppo di applicazioni sia ormai una competenza fondamentali che deve far parte del bagaglio culturale e professionale di ogni ragazzo, qualsiasi sia la carriera professionale o scolastica che intraprenderà. Cercheremo di estenderli a più scuole possibili e a più fasce di età».
Ed ecco l'elenco delle scuole che parteciperanno alla seconda edizione di Samsung App for Kids:
Scuola Secondaria di Primo Grado Cavour di Minerbio (Bologna)
Convitto Foscarini di Venezia
Istituto Comprensivo via San Biagio Platani di Roma
Scuola Secondaria di Primo Grado Virgilio di Cremona
Istituto Comprensivo Statale Presicce Acquarica del Capo di Lecce
Scuola Secondaria di Primo Grado Tiepolo di Milano