Internet in auto. Non c'è casa costruttrice al mondo che non stia studiando e sperimentando nuove soluzioni per fare dell'automobile un punto strategico di connessione al web, cioè un luogo ad alta tecnologia in cui vivere pienamente il collegamento dalla Rete e verso la Rete. Con implicazione, almeno si spera, non soltanto per l'infotainment declinato esclusivamente sulla qualità della vita a bordo, o sulla messaggistica che arriva dai "social" gestita in modo da non pregiudicare la guida, ma soprattutto sulla sicurezza preventiva nei viaggi, dunque con una sofisticazione delle mappe e delle informazioni sul traffico, sulla presenza di ostacoli, sulle condizioni meteo o sulla condizione dell'aderenza tali da mettere chi è al volante nella condizione di evitare ogni rischio possibile. Un'evoluzione sempre più sofisticata della connettività che sta portando via via, si parla di una ventina d'anni, verso la piena guida autonoma.
L'Audi, per esempio, è certamente molto avanti in questo cammino tecnologico. Per la casa dei quattro anelli, da sempre all'avanguardia nella tecnica automobilistica, basti pensare all'evoluzione dell'off-road, delle quattro ruote motrici, negli anni Ottanta, a partire dalle vittorie nei rally, il collegamento intelligente in Rete è una delle chiavi per il futuro
dell’automobile. Nella gamma delle Audi Connect, per fare soltanto un esempio, la casa costruttrice tedesca (gruppo Volkswagen) integra Twitter (scelta strategica proprio perché tra i vari "social" Twitter è certo quello più aderente al profilo tipo dei clienti Audi) e lo adegua
alle specificità dell’impiego in auto. Oltre alla funzione di lettura vocale,
disponibile per numerosi altri servizi, il conducente può inviare elementi di testo predefiniti,
combinati ove richiesto con dati supplementari, come la posizione attuale.
In molti modelli Audi, inoltre, il conducente può far trasmettere nella
vettura le e-mail ricevute dallo smartphone e richiederne la lettura, nonché
dettare ed inviare Sms. Un server nel cloud trasforma i file audio in un
pacchetto dati.
Poi c'è la gestione delle Sim in auto, anzi delle Sim dell'auto, cioè di una scheda dati specificatamente pensata per trasformare l'automobile in un hotspot. Dalla primavera del 2016, l'Audi ha introdotto in
Europa un’interessante innovazione: una scheda SIM
denominata embedded SIM (e-SIM), che viene installata nella vettura. È disponibile per i modelli Audi che utilizzano la piattaforma modulare di
infotainment di seconda generazione attualmente presente su A3, A4, A5, Q2 e Q7.
La nuova SIM card offre un importante valore aggiunto soprattutto per chi viaggia spesso all’estero: nella maggior parte dei Paesi
Europei, infatti, la SIM si collega automaticamente al relativo provider. Non occorre dunque sostenere pesanti costi di roaming. Con la SIM Audi connect i Clienti utilizzano i servizi Audi connect
con un volume dati illimitato, a partire dall’acquisto della vettura nuova. In alternativa, il Cliente può utilizzare a bordo la propria SIM card e stabilire l’accesso WLAN tramite il proprio provider di telefonia mobile. In questo caso la SIM Audi connect SIM viene temporaneamente disattivata e il volume dati dei servizi Audi connect viene addebitato sulla SIM card personale.
Ma anche l’applicazione gratuita Audi MMI connect è parecchio interessante, scaricabile per esempio dagli store digitali di Apple o di Google per il mondo Android. Intanto, l’utilizzatore può ricevere oltre 3.000 emittenti radiofoniche web e memorizzare le preferite nello smartphone. L’applicazione inoltre consente la riproduzione a bordo della musica memorizzata sul cellulare. Un'altra novità è il servizio "Calendario", che trasferisce direttamente in vettura il calendario degli appuntamenti dello smartphone. In tal modo l’utilizzatore può selezionare direttamente il numero di telefono dell’interlocutore e memorizzarlo come contatto nel sistema di infotainment. Può inoltre utilizzare il luogo dell’appuntamento come destinazione di navigazione. A richiesta il sistema legge ad alta voce il luogo, l’ora e il contenuto dell’appuntamento. E negli Stati Uniti l’applicazione offre già servizi Remote avanzati. Qualche esempio: lo Speed alert comunica al proprietario che l’auto viene guidata al di sopra di una soglia di velocità predefinita; e se viene rubata, lo Stolen Vehicle Locator consente la localizzazione trasmettendo alla polizia i dati della posizione.
E PRESTO PARCHEGGEREMO COSI'
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