Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
mercoledì 18 settembre 2024
 

Educare oggi per vivere domani (prima parte)

Che il tema dell’educazione sia importante è cosa oramai risaputa e non solo per le grandi dispute attorno alla scuola e al suo indirizzo. Anche il Festival Biblico di quest’anno tenta di declinare questo aspetto della nostra vita, non piccolo a dir il vero e comunque fondamentale per il nostro futuro. La Conferenza Episcopale Italiana lo ha posto come il grande tema-percorso per il prossimo decennio.

Anche le Scritture ci aiutano a collocare l’educazione come aspetto vitale e da non dimenticare, non fosse altro perché è l’azione di Dio verso il suo popolo: Dio lo educa con pazienza e con cura, passo dopo passo. Se facciamo attenzione la Bibbia nasce come narrazione tramandata di generazione in generazione, tessendo il filo di una storia costruita sull’alleanza, di cui i padri sono testimoni nei riguardi dei figli, i vecchi a fronte dei giovani, una generazione in continuità con l’altra. Si trasmette ciò che è stato consegnato, non tuttavia con modalità fisse e ripetitive, bensì in una interpretazione continua e rinnovata. L’evento dell’esodo è paradigmatico, per Israele, dal momento che la liberazione non riguarda solamente coloro che hanno vissuto il passaggio del mare e l’epopea del deserto; riguarda tutti e ciascuno, in una consegna generazionale che si fa rito: “Questo sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione lo celebrerete come un rito perenne” (Es 12,14). Così per la Pasqua dei cristiani, impressa negli orecchi, negli occhi, nelle mani dei primi testimoni e tramandata quale esperienza da condividere nel passaggio delle generazioni: “Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi” (1Gv 1,3).

Il Festival Biblico non poteva, pertanto, non confrontarsi con questa tematica, rilanciando una sfida di attualità delle Scritture per ogni generazione; e non solo con apporti pensosi e contributi riflessivi, ma con i molteplici linguaggi comunicativi sperimentati nelle precedenti edizioni. Chi si è immerso anche solo per un momento nel gioco, nei colori, nei canti dei bambini e dei ragazzi convenuti nei giorni dei Festival precedenti, non ha potuto non unirsi al salmo: “Una generazione narra all’altra le tue opere” (Sal 145,3).


03 maggio 2011

 
Pubblicità
Edicola San Paolo