Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
mercoledì 11 settembre 2024
 

Esistono ancora i politici cattolici?

Don Luigi Sturzo (foto Ansa)
Don Luigi Sturzo (foto Ansa)

Papa Benedetto XVI così esortava i politici cattolici: «State in mezzo agli uomini comunicando, nel vostro stile di vita, quell’umanesimo che affonda le sue radici nel cristianesimo». Anche per papa Francesco «fare politica è martiriale perché bisogna perseguire l’ideale di costruire il bene comune». Entrambi hanno sempre incoraggiato i cattolici a fare politica evitando squalificazioni, odio, liti, calunnie, divisioni per dare spazio a una reale dialettica, a un confronto aperto, sincero e leale.

Nel Parlamento attuale, peraltro confrontato con una crisi sanitaria, sociale ed economica senza precedenti, ci sono ancora politici cattolici che davvero agiscano nel solco dell’umanesimo che nasce dal cristianesimo? Con quella “visione martiriale” volta a costruire il bene comune? Davvero si fa fatica a trovarne. Anche coloro che si professano cattolici sembrano persi dentro un magma indistinto, fatto di convenienze, mancanza di coraggio, allineamento al pensiero comune, interessi di parte e di partito... Purtroppo pure l’espressione di una società civile che si professa cattolica ma, non di rado, vive i propri ideali di fede con timidezza, tiepidezza, indifferenza, vergogna e paura. Vien fatto di chiedersi: ma dove stanno rintanati i politici cattolici, quelli veri? Che fine hanno fatto i vari eredi degli Sturzo, De Gasperi, La Pira?

MARINO SPINI - Ardenno (So)

Come ho scritto nell’editoriale di Jesus di questo mese, che contiene un’ampia inchiesta dal titolo “Una volta eravamo democratici. Cattolici e politica ai tempi del populismo”, il tema presentato nella lettera interessa e appassiona sempre più. Forse perché il panorama è desolante, nonostante i richiami dei pontefici. Credo che sia inutile rimpiangere il passato. Tuttavia il coraggio e l’impegno di personaggi come Sturzo, De Gasperi e La Pira dovrebbe stimolarci a offrire risposte adeguate per il nostro tempo. Superando le divisioni o gli inquadramenti partitici e tenendo come orizzonte di riferimento la dottrina sociale della Chiesa, a partire dai suoi principi fondamentali: centralità della persona, ricerca del bene comune, sussidiarietà. Senza dimenticare due aspetti essenziali che devono fare da bussola ai politici cattolici. Il primo è il Vangelo, il cui cuore è la misericordia, la compassione per tutti, a partire dai più poveri e dimenticati; Vangelo che contiene anche una critica fortissima a ogni forma di potere mondano. Il secondo è il popolo: ogni vera azione politica non può che partire dal basso, dai problemi concreti delle persone, come pure dal cuore grande, dal senso di solidarietà ancora presenti tra la nostra gente. Come l’emergenza sanitaria ha dimostrato.


11 giugno 2020

 
Pubblicità
Edicola San Paolo