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giovedì 12 giugno 2025
 

Firenze, il primo convegno ecclesiale 2.0

Quello di Firenze è il primo vero e proprio convegno ecclesiale “aumentato”, all’interno del quale gli scambi in presenza si fondono con quelli online. Sino a qualche anno fa avremmo detto che esiste un convegno “parallelo”, ovvero quello che si gioca tra schermi digitali e social media. Oggi, invece, siamo più inclini a riconoscere che l’interazione digitale aumenta l’incontro in presenza, ma non tutti se ne sono accorti. 

«All’inizio i tweet proiettati sui grandi schermi mi hanno sorpreso –mi confida Andrea, uno dei delegati presenti al convegno di Firenze-  ma poi hanno iniziato a infastidirmi. Se siamo tutti qui che senso ha scambiarci messaggi sul cellulare?» A occhio e croce avrà poco meno di quarant’anni eppure si percepisce tutto il suo disagio di fronte alla connettività che potrebbe completare e potenziare la sua presenza al Convegno. Pochi minuti prima uno dei relatori, Mauro Magatti, aveva spiegato che «il  nuovo ambiente digitale è un'occasione straordinaria per rendere concreta la sua indole sinodale del Convegno».

Il Twitter team e alcuni collaboratori con il cardinale Bagnasco.
Il Twitter team e alcuni collaboratori con il cardinale Bagnasco.

Chi non frequenta i social media, però, questa dimensione aumentata non la percepisce. “Ciò che non si vede non esiste”  ha detto lo scrittore spagnolo Baltasar Graciàn e sono proprio queste le occasioni rischiano di rafforzare lo spessore della citazione. Ma dire che l’invisibile non esiste in un ambito dove si curano spiritualità, percorsi dell’anima e cammini di fede pare davvero poco opportuno. Sarà stato per superare questo gap che la Commissione per le comunicazioni del Triveneto ha pensato bene di inviare all’evento un gruppo di sei giovani riconoscibili grazie ad un vistoso gilet rosso e a grossi palloni aerostatici. 

«Siamo allievi dell’università salesiana Iusve di Mestre –spiega Chiara Piaia, originaria di Conegliano- per noi è stata un’esperienza estremamente originale quella di poter far da tramite tra la dimensione digitale e la parte di convegno in presenza». Il Twitter team, guidato dal preside del corso di laurea web marketing e digital communication Mariano Diotto, è diventato un raccordo tra il brulichio della Rete e gli scambi di corridoio, e ha raccontato il Convegno con uno sguardo originale. Forse anche questa è realtà aumentata.


12 novembre 2015

 
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