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lunedì 12 maggio 2025
 

Giocare a "1...2..3..stella!" dopo Squid Game

Caro don Stefano, una seguitissima serie Tv sudcoreana, adatta agli adulti per i suoi contenuti violenti, racconta la storia di persone che si ritrovano a partecipare a dei giochi ad eliminazione. Si chiama Un, due, tre stella!. L’eliminazione, però, nella serie Tv è della vita: se una telecamera vede che un concorrente si è spostato o solo mosso viene ucciso all’istante. Mi ha allibita e sconcertata il racconto di mio marito che insegna religione in una scuola primaria dove, all’intervallo, i bambini, entusiasti, si sono organizzati per fare questo gioco. Ovviamente il gioco è stato bloccato sul nascere ed è stata fatta una disamina della situazione. Mi lascia allibita che i bambini conoscano certe serie Tv e mi chiedo come può un genitore proporre al figlio contenuti così violenti.

SILVIA MASSINI

Cara Silvia, alla fine del 2021 siamo già intervenuti con il nostro Alberto Pellai su questo tema. Nel frattempo la serie è continuata fino a dicembre scorso. E i guai pure… La serie è sconsigliata ai minori di anni 14, ma evidentemente il consiglio non ha funzionato. Quello che preoccupa nella banalizzazione di queste scene di estrema violenza è proprio l’assenza dei genitori nel gestire situazioni che, come diceva Pellai, «si depositano in modo caotico e privo di significati » nella mente dei bambini. Permettere la visione di contenuti problematici ai propri figli non li aiuta a crescere in modo sano. Per fortuna, come ci racconti tu, ci sono insegnanti che cercano di riparare il danno.


20 febbraio 2025

 
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