Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
domenica 13 ottobre 2024
 

Gli 007 dell'Isis

Un corteo di miliziani dell'Isis a Raqqa, in Siria (Reuters).
Un corteo di miliziani dell'Isis a Raqqa, in Siria (Reuters).

Un giorno, forse, riusciremo a sapere qualcosa in più sull'Isis, l'armata terroristica che è riuscita a occupare un'ampia porzione porzione di Siria e Iraq. Riusciremo, forse, a capire, come abbia fatto a crescere così rapidamente e a organizzarsi così bene. Allora, forse, scopriremo verità che oggi non riusciamo nemmeno a immaginare.

Per esempio: come ha fatto un gruppo terroristico in apparenza nato dal nulla a sviluppare un proprio servizio segreto? Un apparato così efficiente da occuparsi anche di controspionaggio? Nemmeno Al Qaeda ci era arrivata: come tutti i terroristi, anche i seguaci di Bin Laden strisciavano nel buio per nascondersi e colpire all'improvviso. Lo facevano "in grande", ma in buona sostanza era tutto qui, il comportamento tipico dei terroristi.

L'Isis no. Gli analisti che lo seguono da vicino ora ci spiegano che una delle strategie che hanno propiziato l'avanzata dell'Isis è stato proprio l'uso delle spie, arruolate tra i cittadini delle città da conquistare. Dopo l'ingresso a Mosul, ma anche in città minori come Hit (entrambe in Iraq) i miliziani dell'Isis sono passati di casa in casa a rastrellare tutti coloro che si erano espressi contro il loro arrivo, opportunamente segnalati in precedenza da concittadini di parere opposto. E dopo i primi bombardamenti americani, un ramo speciale dell'Isis si è incaricato non solo di garantire la sicurezza dei capi ma anche di arrestare ed eliminare tutti coloro che erano sospettati di aver passato informazioni atte a far localizzare gli obiettivi sensibili.

Chi ha creato un'organizzazione di questo tipo? Come? Con quali mezzi e competenze? Certo, nell'Isis militano ex ufficiali dell'esercito siriano. Ma da soli non potevano bastare. Un giorno sapremo. Forse.


Questi e altri temi di esteri anche su fulvioscaglione.com

04 novembre 2014

I vostri commenti
2

Stai visualizzando  dei 2 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo