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lunedì 21 aprile 2025
 

«Hitler e Totò Riina: battezzati, ma per me non sono cristiani»

Caro direttore, ho letto sui giornali questa dichiarazione del card. Müller: «Teologicamente è una bestialità dire che una persona non è cristiana, se è stata battezzata e cresimata. È un giudizio politico». Io, con tutto il rispetto, anche teologicamente ritengo questa affermazione assolutamente non condivisibile. Anche Hitler credo sia stato battezzato, anche Totò Riina presumo. Ma dire che fossero cristiani (o si comportassero da cristiani) quella sì è una bestialità. Mi interessava il suo parere.

VINCESI

Tutto sta nel capire che cosa si intende per cristiano. Dal punto di vista sacramentale lo è chiunque sia stato battezzato. Questo definisce anche l’appartenenza sociale a un determinato gruppo religioso. È pur vero, però, che per essere davvero cristiani bisogna comportarsi come tali. Lo dice bene anche Gesù nel Vangelo: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli» (Matteo 7,21). Nel Vangelo di Giovanni, Gesù sintetizza in modo molto efficace ciò che distingue davvero i suoi discepoli e quindi i veri cristiani: «Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri» (13,34-35). Da questo punto di vista nessuno di noi può dirsi davvero cristiano, siamo tutti in cammino. Mediante il battesimo, tuttavia, siamo stati purificati, ricolmati di Spirito Santo per condurre una vita nuova, una vita di fede, speranza e amore. Facciamo nostre, perciò, le parole di sant’Ireneo di Lione: «Cristiano, diventa ciò che sei!».


14 giugno 2019

 
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