Quaresima, dono per la nostra conversione -
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose
sul punto più alto del tempio e gli disse:
«Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù
di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli
darà ordini a tuo riguardo affinché essi
ti custodiscano” [...]». Gesù gli rispose:
«È stato detto: “Non metterai
alla prova il Signore Dio tuo”».
Luca 4,1-13
In questa prima domenica di Quaresima,
la liturgia della Parola ci
introduce subito al senso profondo
del cammino quaresimale. La
professione di fede del pio ebreo
(prima lettura) insieme alla prova
delle tentazioni di Gesù nel deserto
(Vangelo), ci dicono con chiarezza che
la fede non è adesione intellettualistica
ad alcune verità, ma un’esperienza
personale chiamata a gettare luce sulle
scelte concrete della vita; un’esperienza
che penetra insieme la storia di un
popolo e la vita di ciascun uomo.
Gesù è il Figlio di Dio. Ma è anche
uomo. E se la sua totale adesione al progetto
del Padre è fuori di dubbio, tuttavia
questo non lo esenta dalla fatica di
dover compiere scelte chiare decisive,
di fronte ai differenti modi possibili di
affrontare la vita. Anzi, Satana gli presenta
delle “dannate” scorciatoie che,
solo apparentemente, sembrano garantire
la riuscita nella vita. In fondo,
sono le stesse che il mondo continua a
proporci anche oggi, garantendoci successi
a tutti i livelli.
“Vivere di solo pane”, ridurre cioè
le nostre aspirazioni alla sfera materiale.
È la scorciatoia delle cose e delle
ricchezze, capaci di... aprire tutte le
strade! Con i soldi si ottiene tutto; se
prospetti una vita facile agli altri, ti seguono!
Se cambi le pietre in pane, tutti
ti verranno dietro!
SCORCIATOIE. «Tutto è tuo, se mi adori». La scorciatoia dell’idolatria e del
potere, per il quale si può perdere
ogni dignità personale e perfino “prostituirsi”,
pur di raggiungere l’obiettivo
della propria autoaffermazione.
«Metti alla prova Dio, per vedere se ti
ama davvero». Forse è la tentazione
più sottile: ridurre Dio ai propri schemi;
asservirlo a sé, pensando addirittura
di determinare o condizionarne
gli interventi. Sono queste le “scorciatoie”
che ci vengono messe dinanzi
continuamente, con l’illusione di poter
così ottenere la piena felicità. Ma,
in realtà, esse sono del tutto estranee
al modo di agire di Dio; anzi, di fatto ci
separano da lui, perché sono opera di
Satana (il “divisore”).
Un altro particolare di questo brano
merita di essere sottolineato. Luca
colloca le tre tentazioni in luoghi diversi
tra loro: nel deserto, in alto, a
Gerusalemme. Quasi a voler suggerire
che non esistono “luoghi” sicuri e al
riparo dalle tentazioni. In ogni frangente
della nostra vita, dunque, la tentazione
di adottare soluzioni e risposte
che portano lontano dal progetto
di Dio, separandoci da lui, è sempre
in agguato, dietro l’angolo e persino
“dentro” la nostra casa.
Ma Gesù, affrontando lui stesso
questa prova, ci mostra anche la strada
– basata sulla cura della vita interiore,
sulla fede in Dio, sulla certezza del
suo amore – per superarla. Approfittiamo
dunque della Quaresima, come
di un tempo privilegiato per purificare
e far crescere il nostro vivere in comunione
con il Signore.