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lunedì 29 maggio 2023
 
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Giornalista e scrittore

Il calcio come sogno dei bambini curdi

Durante il lungo assedio delle milizie islamiche dell’Isis, i mille bambini di Kobane, cittadina siriana curda, hanno cercato distrazione e svago alle prese con palloni di stracci. E’ uno scenario che ci ricorda come noi stessi eravamo, perché in tanti angoli dell’Italia, nei momenti più atroci della guerra e della miseria, sono sempre stati gli stracci, messi insieme, a regalare ai meno fortunati l’illusione di una sfera da calciare.

Oggi, casomai, volano gli stracci fra i “signori” del nostro calcio, a furia di parole grosse, e ciò ci intenerisce molto di meno. A Kobane abitavano 100 mila persone, ma solo in 7 mila hanno scelto di rimanere, fra le quali proprio 1000 bambini, perché tutti gli altri hanno varcato il confine con la Turchia. Ed è terribile, a poche centinaia di metri da questo confine, vedere un campo di calcio vuoto, perché è troppo pericoloso superare quel limite. E così la visione resta un simbolo, un miraggio, e un sogno di libertà.


11 febbraio 2015

 
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