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domenica 23 marzo 2025
 
Libri, il buono e il cattivo Aggiornamenti rss Paolo Perazzolo
Responsabile del desk Cultura e spettacoli

Il nuovo Cormac McCarthy? Si chiama Jesús e ha i baffi

Jesús Carrasco, copywriter per la pubblicità, è al suo primo romanzo.
Jesús Carrasco, copywriter per la pubblicità, è al suo primo romanzo.

Leggendo Intemperie, il romanzo di Jesús Carrasco pubblicato da Salani, mi è tornato alla mente La strada di Cormac McCarthy. Un'associazione immediata, spontanea, che credo sperimenterete anche voi, se leggerete il libro. Cosa che vi consiglio di fare, perché trattasi di un testo davvero buono.

Un bambino è in fuga. Non sappiamo bene né da chi né da che cosa. Lo intuiremo soltanto più avanti, solo nella parte finale del romanzo le ragioni che lo hanno indotto a fuggire diventeranno esplicite. In questa fuga disperata, il bambino farà diversi incontri, tutti negativi: l'umanità che tratteggia Carrasco si dimostra cattiva, egoista, indifferente... Solo un uomo si prenderà cura di lui, un vecchio pastore, che gli trasmetterà i segreti del suo mestiere e lo difenderà, a caro prezzo...

Se il paesaggio umano è inquitante, nessuna consolazione offre quello naturale: una pianura battuta dal sole come un castigo, arida, assetata, sempre più priva di vita e presagio di morte...

L'accostamento a McCarthy e al suo La strada (Premio Pulitzer e poi anche film) è motivato dal tema della fuga e della ricerca di una imprecisata salvezza; dall'elemento ambientale e climatico, simbolo di un mondo alla deriva, devastato, ormai inospitale per l'uomo; dalla divisione dell'umanità fra coloro che, di fronte al pericolo, sono pronti a tutto pur di garantirsi la sopravvivenza (e il proprio piacere) e quanti - in verità un'esigua minoranza - mantengono un barlume di bontà. Anche lo stile - asciutto, scabro come il paesaggio - è affine.

Una lettura non consolatoria, ma decisamente buona.


18 ottobre 2013

 
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