Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
lunedì 14 luglio 2025
 
Votantonio Aggiornamenti rss Francesco Anfossi - Votantonio

Il panettone (senza uvetta) di Enrico Letta

Quest'anno Enrico Letta è riuscito a mangiare il panettone, come si dice a Milano. Un panettone senza uvetta, "sciapo" per usare una definizione di De Rita sul nostro Paese, fatto più di promesse che di canditi. Ma il premier ha assicurato in conferenza stampa che lo mangerà anche nel 2014. Riuscirà il nostro eroe? Forse. Dipende da come digerità la lista di dolci che lo attendono nel corso del prossimo anno: la colomba imprevedibile delle Elezioni Europee, il pandolce avvelenato di Matteo Renzi, che ha conquistato la stanza dei bottoni e dispone del pulsante rosso della crisi, il panpepato di Silvio Berlusconi, sempre più in fibrillazione man mano che si avvicina la scadenza della pena, gli struffoli dei diversamente berlusconiani, sempre tentati dal Cavaliere (di cui si considerano la costola), il panforte raffermo di forconi e grillini. Solo allora, dopo aver digerito tutto questo, Enrico Letta potrà mangiarsi il panettone. E a quel punto può darsi anche che ci siano uvetta, canditi e persino la glassa nella parte alta.


18 dicembre 2013

I vostri commenti
1

Stai visualizzando  dei 1 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo