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giovedì 05 dicembre 2024
 

In pellegrinaggio sui passi di Maria per ritrovare il senso del cammino

Ormai giunti alla
vigilia del Grande Giubileo, anche quest’anno abbiamo offerto ai nostri lettori la possibilità di vivere insieme un pellegrinaggio, esperienza umana e spirituale che apre sempre al desiderio di un rinnovamento interiore.
Ci siamo così messi “sui passi di Maria” dal 25 ottobre al 2 novembre, muovendoci con la nave MSC COLLOQUI COL PADRE la lettera della settimana Divina tra Grecia, Turchia e Italia.
Allo staff di Famiglia Cristiana (con il direttore don Stefano Stimamiglio, il condirettore Luciano Regolo e le due colleghe della redazione Cristina Caldoro e Maura Pincelli, oltre ai due paolini don Antonio Rizzolo, amministratore delegato del Gruppo editoriale San Paolo, e don Giuseppe Lacerenza) e a quello dell’agenzia Easycom (con le amiche Simonetta Prunotto, Elisabetta Boscariol e Stefania De Palma), si sono uniti da tutta Italia molti volti di vecchi e nuovi lettori e amici, formando un gruppo numeroso di 180 persone.
A Maria abbiamo affidato il nostro pellegrinaggio fin dalla partenza da Civitavecchia. Ci hanno aiutato nel percorso le catechesi di fra Emiliano Antenucci, rettore del santuario della Madonna del silenzio di Avezzano, e l’intrattenimento carico di umanità e di sapore tutto napoletano, fra canto popolare e devozione cristiana, della “cantachef” Angelica Sepe, da un anno e mezzo nostra preziosa collaboratrice con la rubrica Non di solo pane. Dopo il primo giorno di navigazione, dedicato alle presentazioni e alla prima catechesi di fra Antenucci, abbiamo raggiunto Mykonos, nell’arcipelago delle Cicladi, meta ambita della stagione estiva. Battuta tutto l’anno dal forte vento di Meltemi, questa piccola isola abitata in inverno da soli 10 mila abitanti, ci si è presentata brulla ma ricca di storia. Oltre al ricordo vivo di Manto Mavrogenous, l’eroina greca della Guerra d’indipendenza greca dagli Ottomani, ci hanno colpito le tante chiesette ortodosse, fra cui quella dedicata a san Giovanni in un punto panoramico della costa, e il monastero di Panagia Tourlani, segno della locale fede mariana.
Abbiamo poi visitato la chiesa cattolica di piazza Alefcandra, nel centro città di Ano Mera, situata vicino ai pittoreschi mulini a vento di Mykonos, e dedicata alla Vergine del Rosario, con l’icona di Maria e il Bambino tra san Domenico e santa Caterina da Siena, trasportata sull’isola da Venezia nel 1715.
La tappa successiva ci ha visti pellegrini alla Casa di Maria (Meryem Ana Evi in turco), a circa un’ora di bus da Izmir, dove siamo sbarcati, e vicino all’antica Efeso, la città in cui visse san Paolo. Dopo la visita alla Casa in cui si ritiene abbia vissuto Maria – costruzione scoperta a fine ’800 grazie alle intuizioni mistiche della beata Katherina Emmerick –, abbiamo celebrato la Messa presieduta da fra Emiliano, che ha ricordato l’importanza della dimensione domestica nella vita umana per ritrovare sé stessi e il proprio posto al mondo.
Tornati a Izmir, dopo una breve visita al locale mercato, ci siamo imbarcati per Santorini, sempre nelle Cicladi. Il piccolo arcipelago è costituito da alcune isole situate sopra una caldera in attività, costituita da diversi vulcani sottomarini, che periodicamente – non di frequente per fortuna! – erutta provocando evidenti modifiche geomorfologiche, che appaiono in alcuni tratti scure, a causa del colore della lava, e altrove caratterizzate dalla pietra pomice di colore bianco, una roccia magmatica, leggerissima a causa dell’elevatissima porosità.
Ormai a fine stagione gli incantevoli paesaggi dell’isola ci sono apparsi in tutto il loro splendore. Il colore bianco candido delle costruzioni sullo sfondo blu del mare e del cielo ci hanno preparato alla celebrazione eucaristica nella parrocchia di San Giovanni Battista, dove ci ha accolto don Francisco.
Dopo il rientro in nave, con ancora gli occhi pieni di tanta meraviglia, siamo partiti alla volta dell’Italia. Nel giorno di navigazione seguente, dopo la Messa, ci siamo preparati alla tappa di Napoli, con la spiegazione a cura di Luciano Regolo di alcuni santi partenopei – Bartolo Longo e Giuseppe Moscati –, sulle cui tombe avremmo pregato all’indomani, e una straordinaria performance musicale di Angelica Sepe, con le più belle canzoni della tradizione napoletana.
La successiva visita a Roma, con la Messa concelebrata nella solennità di Ognissanti alla basilica di Santa Maria Maggiore, ha concluso il nostro pellegrinaggio.
La cosa più bella alla fine del viaggio è stata respirare “l’aria di famiglia” di Famiglia Cristiana, quel senso di condivisione profonda che c’è con voi e tra voi, lettrici e lettori carissimi, dalle Messe ai momenti conviviali. Tanti sono rimasti colpiti dalle profonde e trascinanti catechesi di fra Emiliano: il silenzio di Maria quale esempio per raggiungere l’intimità con Dio, ma anche le stigmate invisibili che ciascuno di noi porta, ferite e traumi che se accettati e offerti nella logica d’amore del Cristo ci rendono persone migliori e gioiose per sempre.
Così come hanno conquistato e trasmesso allegria le canzoni e gli aneddoti tra santi, conventi e cucina di Angelica Sepe.
Ci rimane alla fine un senso profondo di comunione spirituale con tutti i fratelli e le sorelle che hanno partecipato al pellegrinaggio e la viva speranza di rivederci l’anno prossimo. Tutti insieme, sempre numerosi.


07 novembre 2024

 
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