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martedì 08 ottobre 2024
 

In quei delitti c'è il Maligno

Ho letto i vostri articoli sui delitti di Yara e Motta Visconti (FC n. 26/2014). Mi ha colpito, in particolare, il pezzo di don Mazzi. Come possono essere persone tranquille e normali i presunti autori di delitti così orribili? Mi vengono i brividi! Non giustifico questi delitti con la malattia mentale. Non sono una fissata, ma credo alla presenza del Maligno nella vita di ogni uomo e donna! Credo davvero che Satana gira intorno a ciascuno di noi «come un leone ruggente e non sa chi divorare», come recita il Salmo. I delitti familiari sono così efferati che non possono essere opera dell’uomo creato a immagine di Dio. Satana manipola le menti delle creature fragili. Credo che la Chiesa dovrebbe parlare di più della presenza del demonio, che ci tenta continuamente.
A.M.

Certo, in tanti efferati delitti c’è poco di umano. È difficile comprendere come un padre o una madre possano accanirsi contro bambini di pochi mesi o anni, vittime innocenti. Papa Francesco ci mette in guardia dall’opera del Maligno. Non ne fa mistero. Nelle omelie di Santa Marta, ricordando Gesù tentato dal diavolo, ha detto: «Anche noi siamo oggetto dell’attacco del demonio, che non vuole la nostra santità, non vuole che noi seguiamo Cristo. Ma, guardate che il diavolo c’è! Non dobbiamo essere ingenui».


31 luglio 2014

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