Keira Knightley è Anna Karenina nel film di Joe Wright del 2012.
Diciamolo (in un blog si può): l'Anna Karenina di Tolstoj è un romanzo impossibile.
Ogni estate mi concedo la lettura di un classico mai letto o la ri-lettura di uno già letto. Quest'estate è toccato appunto all'Anna Karenina, romanzo di Tosltoj pubblicato nel 1877. Sono riuscito a finirlo solo ora, avendo dovuto interrompere più volte la lettura, incalzato dalle novità che si impongo a un lettore di professione.
E dunque: la conclusione è che un romanzo impossibile. Impossibile da leggere, impossibile da scrivere.
Non sono affatto d'accordo con chi teorizza la fine del romanzo (prova definitiva: continuano a esserne scritti di bellissimi), tuttavia è inconcepibile che uno scrittore dei nostri tempi possa creare un'opera anche lontanamente paragonabile. La nostra è l'epoca delle immagini, dei video, dei Tweet, degli Sms, delle frasi concise, della velocità; è l'epoca in cui sappiamo/possiamo afferrare solo frammenti relativi di realtà: come potrebbe un povero autore contemporaneo immaginare un affresco così grandioso e stupefacente, una tale enciclopedia dei sentimenti e della vita di coppia - questo è l'Anna Karenina - oggi? Totalmente impossibile.
È, anche, il capolavoro di Tolstoj, un romanzo impossibile da leggere. I lettori che siamo noi, nel 2013, non hanno la pazienza, la cultura, lo sguardo, la forma mentis per misurarsi con un progetto così vasto, grandioso, ricco di digressioni perlopiù. Per le stesse ragioni per cui abbiamo affermato che per gli scritori di oggi è impossibile scrivere un romanzo del genere.
Non ci resta che leggerci qualche "bigino" o vedere compresso questo classico in un paio d'ore di film? No: sono convinto che privarsi della lettura dell'Anna Karenina costituisca un impoverimento della nostra esperienza. Se abbiamo perso i requisiti necessari per affrontare un'opera del genere, significa che abbiamo perso qualcosa di essenziale e importante.