Atlante immaginario, di Giuseppe Lupo, Marsilio, pp. 160
Giuseppe Lupo, narratore di vaglia, ci porta con Atlante
immaginario in un’ideale terra di mezzo: tra
racconto e spunto saggistico, invenzione e riflessione,
per ricordarci che la letteratura esiste
per costruire mondi, dilatare geografie. I
nostri polmoni si stanno atrofizzando: urge il
respiro dell’epos. Un’idea di mondo e di letteratura
che merita attenzione.