Caro don Rizzolo, la recente notizia che nell’area stazione di Venegono due viaggiatrici sono state aggredite mi ha turbato e indignato. È difficile proteggere la signora che fa jogging in un parco isolato, ma che l’aggressione avvenga in area privata lo trovo inaccettabile. Chi ha mamme, mogli, sorelle o zie che viaggiano deve mettere in conto che possano essere aggredite anche se in luogo che, teoricamente, dovrebbe essere protetto. Quello che trovo ancora più scandaloso è il fatto che la notizia, a parte un’iniziativa del Pd, è scomparsa nel nulla. MARCELLO MUZZI
I mezzi di informazione “bruciano” facilmente le notizie. Ma già hanno fatto la loro parte rendendo noto al pubblico questo problema. C’è stata anche una fiaccolata davanti alla stazione ed è stata avviata una petizione a Trenord per chiedere carrozze per sole donne, dove possano viaggiare sicure e senza rischiare aggressioni. Ora sta alle istituzioni e alle società che offrono servizi ferroviari agire di conseguenza. Anche ciascuno di noi può dare il suo contributo disinnescando il clima di odio e di violenza, a partire da quello verbale, che spesso si sfoga contro i soggetti più indifesi e in particolare contro il genere femminile. Dobbiamo smettere di considerare le donne come oggetti, rispettando davvero, sempre, la loro dignità.