Uno scrittore di successo, laico
e agnostico, si mette in testa
di capire come è possibile che
persone “normali” possano
credere alla religione cristiana,
e quindi alla risurrezione
di Gesù Cristo e a tutto ciò che viene dichiarato
nel Credo.
Vorrebbe sviluppare
la sua indagine partecipando a una crociera
che fa pellegrinaggio sui luoghi di
san Paolo, ma poi ricorda che, in realtà, può cominciare rivolgendosi a sé stesso, perché fra il 1990 e il
1993 fu «toccato dalla Grazia» e divenne
un fervente cristiano. Di quel periodo
restano - in seguito lo scrittore ne
ha preso le distanze - parecchi quaderni
di appunti sul Vangelo di Giovanni.
Il ritorno a questi scritti costituisce
la prima parte di Il Regno (Adelphi), una sorta di
indagine sul cristianesimo condotta da
Emmanuel Carrère che tanto ha fatto
discutere, prima in Francia e ora in
Italia, attirando l’attenzione dei media
cattolici.
Queste sono le pagine meno
convincenti del libro, perché non si supera
l’impressione che per l’autore la
scelta di abbracciare la fede equivalga
alla decisione di andare dallo psicoanalista
per uscire da un momento di crisi.
Meno autobiograche, più storiche, la
seconda e terza parte, dedicate a san Paolo
e san Luca, testimoniano uno straordinario
lavoro di documentazione
da parte di Carrère, nel quale un’accurata
ricostruzione storiografica si
mescola con interpretazioni personali (e qualche inutile digressione: parlare della propria passione per i video pornografici in un simile contesto, non solo non aggiunge nulla, ma anzi toglie al lavoro fatto, dando prova di un esibizionismo incontrollato) talora prive di fondamento.
Arrivati qui, sorge il dubbio che l’autore
abbia girato attorno alla questione,
accumulando informazioni, ma eludendo
la domanda cruciale: chi è per
me Gesù Cristo? Sembra percepirlo lui
stesso, e in qualche modo entrare nel
cuore dell’indagine nell’ultimo, toccante
capitolo.
Assistendo alla lavanda dei
piedi durante un ritiro spirituale, accanto
a una persona disabile, sente di aver
intuito, per un istante, che cos’è il Regno.
E probabilmente ha ragione.