logo san paolo
mercoledì 22 marzo 2023
 

L'Iraq e i diritti delle minoranze

Cristiani iracheni (Reuters).
Cristiani iracheni (Reuters).

In Iraq si torna a parlare dei diritti delle minoranze. E' una questione spinosa, come sanno bene i cristiani, decimati dalle violenze settarie seguite alla cacciata di Saddam Hussein da parte degli americani. Ed è una questione che affonda le sue radici sia nella storia del Paese, sia nelle svolte politiche degli ultimi anni.

L'Iraq, si sa, è sostanzialmente diviso in tre gruppi etnico-religiosi dominanti: sciiti (il più numeroso), sunniti e curdi. Questi gruppi, a loro volta, sono ripartiti in tribù e clan tra loro spesso ferocemente rivali. Una struttura che emargina, per così dire "naturalmente", le minoranze come religiose i cristiani o i baha'i e quelle etniche come i turkmeni, che nel Nord del Paese sono tra il martello dei curdi e l'incudine dei sunniti.

Come se questo non bastasse, è arrivata la politica del dopo-Saddam. Gli osanna con cui la nuova Costituzione (approvata nel 2005) fu accolta non tenevano conto del fatto che essa non fa alcuna menzione delle minoranze e dei loro diritti ma al contrario, all'articolo 2 sezione 1, dice testualmente: "La Costituzione garantisce l'identità islamica della maggioranza del popolo iracheno e garantisce pienamente i diritti religiosi di tutti gli individui come i cristiani, gli yezidi e i sabei-mandei". E quindi, appunto: non esistono gruppi che meritano protezione ma solo diritti individuali.

Per finire, non sono mai state abrogate certe leggi dell'era Saddam che erano apertamente finalizzate a punire le minoranze. Come la legge 105 del 1970 che metteva al bando i baha'i (una piccola "setta" musulmana il cui capo è l'Agha Khan) o la legge 65 del 1972, che impone la conversione all'islam dei bambini se uno dei loro genitori dovesse convertirsi all'islam.

Associazioni e politici stanno ora completando il lavoro su un progetto di legge teso a definire e proteggere i diritti delle minoranze. L'obiettivo è completarlo prima del 30 aprile 2014, quando si svolgeranno le elezioni politiche. Nella speranza che il prossimo Parlamento iracheno trovi finalmente il tempo e il modo di occuparsene.

Questi e altri temi di esteri anche su fulvioscaglione.com

08 febbraio 2014

 
Pubblicità
Edicola San Paolo