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venerdì 02 giugno 2023
 

La croce oggetto d’ornamento e di bellezza

La Belen che, l’altro giorno, portava un vistoso crocifisso nero, è la stessa che, qualche settimana fa, dal palco dell’Ariston mostrava al pubblico la famosa “farfallina”! Possibile che un gesto così irriverente non abbia fatto storcere il naso a qualche spettatore cattolico o presunto tale? Siamo così addormentati da non reagire più neanche quando viene offeso un simbolo della nostra religione? Se fosse successo con i musulmani, apriti cielo! I soliti benpensanti avrebbero gridato allo scandalo, alla guerra di religione. Nel nostro caso, invece, tutto normale. Come se non fosse successo nulla. Ci ridiamo e scherziamo su. Lo spettacolo va avanti. Purtroppo, sono i nostri valori che vanno indietro.

Andrea G.

Quanto ai valori, i passi indietro che stiamo facendo sono da gigante. Il degrado etico non risparmia niente e nessuno. La stessa religione viene spesso manipolata. Trasformata, talora, in oggetto d’ornamento e bellezza, come appunto il crocifisso al collo di attrici e modelle. Sarebbe meglio, invece, testimoniare con la vita quel che il crocifisso rappresenta. Cioè quell’amore universale che non esclude o discrimina nessuno. Anzi, dà la preferenza ai poveri e agli esclusi. E ci “comanda” di amare il prossimo come noi stessi, chiunque sia. Questo è quel che conta. Il resto è solo strumentalizzazione ed esibizionismo. A scapito dei simboli più significativi della nostra religione.


20 marzo 2012

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