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mercoledì 09 ottobre 2024
 

La pagina del mio diario dopo quanto è successo a mio marito

La compagnia della notte sono i miei soliti incubi: tre dottori che spingono un letto in una solitaria corsia d’ospedale. Immagino il lavoro dei tre chirurghi, l’urgenza, camice verde, mascherina, cuffia chirurgica e guanti, tutto sterilizzato per evitare contaminazioni. Stanno operando, sono concentrati, l’intervento dura fino alla 5 del mattino. Il post operazione? Si va in sala rianimazione. Li vedo stanchi, provati, ma anche questa volta, la quarta, la vita è salva. Come ho passato la notte? In preghiera. Mi chiedo se anche gli angeli, creati da Dio come spiriti a guardia dell’armonia dell’universo, erano presenti in quella sala operatoria. Credo di sì. San Michele Arcangelo, principe degli angeli, ha guidato le mani di quei chirurghi. Poi però, per volontà divina tutto si è spento il 31 dicembre 2019. Nessuna colpa, la vita è un passaggio, tutto inizia e ha una fine. Tra disperazione, lacrime, singhiozzi ti domandi il perché, ma non c’è e si deve andare avanti. Tutto poi ti crolla addosso quando, nel marzo 2020, siamo costretti alla quarantena per pandemia Covid-19. I miei sogni sempre confusi e disturbati mi invitano a fare qualcosa che ancora oggi non mi so spiegare: chiedere della salute di uno dei chirurghi che ha operato quella notte mio marito. È a casa ammalato di questo maledetto virus. No, non è possibile! Chi salva le vite umane non si deve ammalare e qui mi rivolgo ancora agli angeli perché anche lui è un angelo, la sua vocazione è pari al lavoro di san Michele. Allora da credente prego per chi ha fatto della chirurgia la sua ragione di vita: «Caro angelo custode, sollecito protettore datomi da Dio, a causa della mia fragilità, guida a consolatore, maestro e consigliere, stagli vicino con il tuo amore, sii per lui amico e sostenitore, veglia su di lui quando dorme, quando è desto, consolalo quando piange, salvalo dai pericoli, consiglialo quando dubita, proteggilo quando vacilla, conservalo nello stato di grazia, illuminagli la strada nel buio di questo mondo. Amen». Questa è la pagina di una mia triste storia vissuta. Sempre pregando, spero in giorni migliori che allontanino questa maledetta solitudine che mi attanaglia il cuore come un forcipe e sembra me lo voglia strappare per farmi ancora piangere e sanguinare di dolore.

LETTERA FIRMATA

Cara amica, preghiamo anche noi per tutti i medici, perché il Signore, anche per intercessione degli angeli custodi, li assista nelle loro fatiche e nel loro impegno per i malati. Insieme a loro ricordiamo anche tutti gli operatori sanitari e chiunque continua a darsi da fare a servizio degli altri. Prego anche per te, perché il tuo cuore trovi sollievo e consolazione, nonostante il dolore che ancora lo fa sanguinare.


30 settembre 2020

 
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