Giovanni Paolo II diceva:
«L’umanità è a un
bivio: o il Terzo millennio
sarà spirituale o non ci
sarà futuro per l’umanità».
Mai come oggi è autentica
questa profezia. Senza Dio
l’uomo muore nelle sue
relazioni e nei suoi affetti,
si rinchiude in sé stesso,
sentendo la vita come un
non-senso. Se non percepisce
il suo essere figlio di
un Dio padre, come può vedere
gli altri come fratelli,
appartenenti a un’unica
famiglia umana? Molti, e
a ragione, si attivano per
difendere e salvare gli animali
dai maltrattamenti.
Ma perché non ci occupiamo
anche di salvare i
figli dell’uomo? No, quelli
possono essere uccisi o
abortiti tranquillamente.
Nessuno scende in piazza
per denunciare questi
omicidi, che stiamo pagando
sulla nostra pelle.
Gli europei iniziano
a non avere futuro: non
c’è un sufficiente ricambio
generazionale.
Ma ora arriva un’altra
soluzione ai nostri problemi
e ce l’offre un’associazione
olandese per
il diritto a morire. È una
pillola che viene data
gratuitamente a tutti
i cittadini che abbiano
compiuto i settant’anni.
Si ritira in farmacia, ci si
dovrà assicurare che non
venga usata per il suicidio
o per l’omicidio, ma solo
per procurarsi la “buona
morte”! Che altro c’è da
aggiungere? Forse, con una
battuta amara, direi che
l’Olanda ha finalmente
risolto il problema delle
pensioni!
FLORA B. - Brescia
Voler estromettere Dio
dalla sfera pubblica non rende
la società certamente migliore.
Anzi, ne mette in evidenza
gli aspetti deteriori, che si manifestano
nelle lotte e guerre
fratricide, gli uni contro gli altri.
Se si perde Dio, si smarrisce
anche il senso dell’umano, che
ci rende una sola famiglia, tutti
uguali e con gli stessi diritti e
doveri, solidali in un’equa condivisione
dei beni della terra,
che appartengono a tutti. Una
società “liquida”, senza valori,
rischia d’essere una moderna
“Torre di Babele”.