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lunedì 24 marzo 2025
 

La scuola di vita e di preghiera del Magnificat di Maria

In tanti hanno chiamato Maria, la Madre di Dio, la Madre di Gesù, non solo come “la nostra madre”, ma anche come “la scorciatoia per arrivare in cielo”. Perché? Perché Maria è il modello della vera discepola, del vero discepolo. È così che la dipinge l’evangelista Luca, che attinge probabilmente anche direttamente dalla memoria storica di Maria, che ha conosciuto e intervistato per donarci parte dei Vangeli dell'infanzia, una parte, insieme a quella di Matteo, che ci svela le radici della vita di Gesù.

C'è un brano in particolare che vorrei porre alla nostra riflessione ed è quello del Magnificat. È forse il brano in cui Maria pronuncia più parole in assoluto in tutti i Vangeli. Di solito Maria dice frasi molto brevi come “Fate quello che vi dirà” ai servi alle nozze di Cana; oppure “Come può avvenire questo?” rispondendo all'Angelo nell'annunciazione. Qui invece Maria prorompe in un cantico di gioia, dicendo: “L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva”. Già dall'inizio Maria ci dà delle indicazioni importanti: la nostra anima, il nostro spirito deve essere capace di gioire, di lodare, di benedire, di ringraziare, deve avere la gioia! La preghiera di ringraziamento nel cuore genera gioia in noi e negli altri, come avviene proprio nel Magnificat, dove Maria incontra la cugina Elisabetta che - quando ode il suo saluto - è ricolmata di gioia.

E poi Maria continua dicendo che Dio ha guardato l'umiltà della sua serva. Anche qui ci sono due indicazioni importanti: Dio guarda ciò che è piccolo, Dio guarda veramente il cuore dell'uomo e investe su ciò che è piccolo per compiere qualcosa di grande! Maria è il modello della vera umiltà. Una bella definizione di umiltà autentica che ho sempre ricevuto da Chiara Amirante è che la vera umiltà è guardarsi in verità. Maria si guarda in verità, riesce a dire che “d'ora in poi tutte le generazioni la chiameranno beata”, perché sa riconoscere ciò che Dio ha compiuto nella sua vita. Riconosce veramente il suo potenziale, quello che Dio può fare nella sua vita, ma rimane piccola. Si definisce “la serva del Signore”. Un altro atteggiamento importante di esempio per tutti noi che spesso vogliamo ruoli di potere e di responsabilità: vivere ogni ruolo e responsabilità come servizio. Maria addirittura ha vissuto così l'essere la “Madre di Dio”, la predestinata ad un compito unico nella storia della salvezza. Il Cantico del Magnificat prosegue con tante altre promesse in cui il Signore manifesta la sua potenza e dove Maria ha fiducia che Dio non ci abbandona mai.


12 luglio 2024

 
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