Scontri, feriti, fermi, lanci di uova e arance, fumogeni, perfino sassi: ogni volta che Matteo Salvini parla, succede il putiferio. A scaldare gli animi dei contestatori nella Toscana e nell'Umbria, che è anche la terra degli anarchici e dei movimenti antagonisti, c’è soprattutto l’alleanza della nuova Lega con i circoli postfascisti di Casa Pound. Ma chi nel contestare adopera la violenza passa automaticamente dalla parte del torto. Salvini ha diritto di parlare, perchè è un leader politico e siamo in democrazia. Ma il paradosso è che anarchici e antagonisti dei centri sociali non si rendono conto di fare il gioco di Salvini, la cui tournée elettorale, alla vigilia del voto regionale, sarebbe passata inosservata. O forse lo sanno, ma non gliene frega nulla, a loro piace contestare ciecamente per il gusto ontologico di contestare, non vanno troppo per il sottile con le strategie politiche.
Salvini utilizza le contestazioni per criticare a sua volta i suoi oppositori politici, a cominciare dall’ex alleato Angelino Alfano, oggi ministro degli Interni. Tra l’altro Alfano ha lucidamente replicato affermando che in difesa dei vari happening del segretario leghista sono stati schierati 8.465 agenti. Qualcuno ha scritto che la campagna elettorale del giovane leader nordista ci costa 120 mila euro al mese, aggiungendo che con 120 mila euro al mese si potrebbero sfamare un bel po’ di italiani. Ma questa opinione "benaltrista" si scontra con le esigenze della democrazia, che ha dei costi da sostenere. Ha avuto facile gioco, Alfano, nel ricordare che anch’egli non condivide nulla di quel che dice Salvini ma, ha detto, “proteggeremo sempre il suo diritto a manifestare”, poiché quel diritto è “sacro”. Anche le altre forze politiche, pur criticando Salvini, condannano l’uso della violenza dei suoi oppositori.
Concludendo, possiamo tranquillamente affermare che gli oppositori violenti di Salvini stanno dando una bella mano al leader della Lega Nord, rivitalizzando una campagna elettorale abbastanza scontata, con pochi triti argomenti populisti: l'invasione degli immigrati, gli studi di settore, i rom, le invettive contro la Fornero etc. Sarebbe passato da Nord a Sud inosservato, nella quasi generale indifferenza, se non fosse per questi volenterosi facinorosi.