Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
domenica 15 settembre 2024
 
I consigli salute di BenEssere Aggiornamenti rss BenEssere / La salute con l'anima a cura di Giuseppe Altamore

Le bufale sul web fanno anche male alla salute

Siamo sommersi dalle fake news, le false notizie, dette anche bufale, che circolano abbondantemente sul nostro smartphone, sui profili social e infine approdano sui mezzi di comunicazione più tradizionali. Un gioco pericoloso per la democrazia, perché orienta l’opinione pubblica come la propaganda di un regime totalitario. Ma è un gioco che può diventare mortale se le false notizie riguardano la nostra salute, come quelle che prendono di mira i vaccini convincendo migliaia di persone a rifiutarli perché accusati di provocare l’autismo e chissà quali altre gravi malattie.

Miliardi di persone ormai trascorrono almeno trenta minuti al giorno sul Web. Gli internauti sono giovani e anziani, alle prime armi o esperti della Rete, assetati di notizie e informazioni. Ma la trappola è in agguato: se computer, tablet e smartphone permettono di essere aggiornati sempre e ovunque, il rischio di incappare in una bufala diventa sempre più alto, soprattutto sui social. Facebook, Youtube, Twitter, Instagram sono saturi di fake news e la verità sembra diventata una chimera. Pensate che il 44 per cento di chi consulta la Rete si affida alla prima pagina proposta dai motori di ricerca senza preoccuparsi dell’attendibilità della fonte. E sul Web, dove il ciarlatano e lo “stregone” sembrano stare sullo stesso piano di un premio Nobel, troviamo tutto e il contrario di tutto. Così si moltiplicano le notizie prive di qualsiasi fondamento non solo scientifico, ma anche di buon senso. Eppure, un recente sondaggio ha rilevato che l’88 per cento degli italiani consulta Internet per avere informazioni di salute. Informazioni che, quando non sono false, sono spesso orientate da ben mascherati consigli per gli acquisti.


21 dicembre 2017

Tag:
 
Pubblicità
Edicola San Paolo