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sabato 12 ottobre 2024
 

Le Olimpiadi dell’umanità, della gioia e della fratellanza

Caro don Antonio, mi sono gustato la cerimonia di apertura delle Olimpiadi e ho ritrovato nello spettacolo la via indicata da papa Francesco. Mi è venuta così una spontanea riflessione da condividere con i lettori di Famiglia Cristiana, sempre attenti ai veri valori della vita. Tokyo 2020 (un anno dopo) si parte! Dopo tanti anni vedere i popoli sfilare, con le loro bandiere e i loro vestiti colorati, con gli occhi pieni di emozioni e i sorrisi nascosti dalle mascherine (secondo i segni dei tempi) è stato commovente. E proprio nel segno dei Giochi è il momento di ripartire; nel bel mezzo delle sfide è il momento di sentirci non come mondo ma come umanità che soffre, combatte e riparte insieme. Tra i cinque cerchi colorati dobbiamo riscoprire la gioia e la felicità di sentirci “fratelli tutti”, che nel cammino della vita, come nella cerimonia d’apertura, avanzano uno dopo l’altro, coinvolgendo ciascuno, senza alcuna distinzione e divisione. Nella cerimonia c’è stata la bellezza di vedere uomo e donna, uniti come un unico corpo, che insieme portano la bandiera nazionale, con una conclusione spettacolare che il Giappone ha voluto regalare al mondo. Infatti l’accensione del braciere da parte di Naomi Osaka, la new entry del Paese, cosmopolita, cittadina del mondo, con papà di Haiti e mamma giapponese, che ha saputo mostrare a Wimbledon le proprie debolezze, perché siamo tutti umani e non sempre eroi, è il segno di un mondo nuovo che ha voglia di intraprendere percorsi di pace e libertà. Allora speriamo che questi Giochi siano, per tutti, le Olimpiadi dell’umanità, della gioia e della fratellanza, che indichino la strada per vivere tutti i giorni della vita con questo spirito.

ALESSANDRO ROSSINI Insegnante ed educatore Acr


05 agosto 2021

 
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