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martedì 08 luglio 2025
 
Votantonio Aggiornamenti rss Francesco Anfossi - Votantonio

Ma Renzi vuol dire fiducia?

Si amano. Si odiano. Si punzecchiano. Tornano a riamarsi. Si sopportano come separati in casa. Si fanno la foto insieme come due adolescenti in un selfie.  Enrico Letta e Matteo Renzi somigliano sempre più a Jack Lemmon e Walter Matthau. Il primo, cauto e pacato, cerca di continuare nell’operazione di galleggiamento fino al sospirato porto sicuro del semestre europeo; il secondo, spocchioso e iperattivo, si muove come uno sfasciacarrozze e gli detta l’agenda, forte dei tre milioni di voti alle primarie, con la mano costantemente tenuta sulla spina del Governo, pronto a staccarla, zac!.

Nell’intervista ad Aldo Cazzullo sul Corriere della sera Renzi lo ha detto chiaro e tondo:
“Letta non si fida di me. Ma sbaglia, io le cose le dico in faccia”.
Povero Enrico: perché non ti fidi di Matteo? In fondo ha solo fatto dimettere un tuo ministro con una battuta e continua a dire che il suo Governo rimedia figuracce e non combina nulla! E intanto il rimpasto si avvicina, ultima, disperata carta di Letta per rimanere a galla. Maria Elena Boschi, ministra ombra delle Riforme, renziana di ferro contesissima dai salotti televisivi anche per via della sua notevolissima presenza, continua a ripetere “Non ci interessano le poltrone ma proponiamo delle idee”. Questo atteggiamento permetterà ai renziani - all'occorrenza - di ottenere rimpasto e relative poltrone con molto stile, senza nemmeno chiederle.

Ma l’idea potrebbe essere anche questa: Letta si fa da parte e Matteo prende il suo posto. Naturalmente mantenendo la carica di sindaco di Firenze, segretario del Pd e..che altro? Ah sì, ci sarebbe anche la candidatura alle europee a maggio … ma sì, Strasburgo è piena di piste ciclabili…


12 gennaio 2014

 
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