È troppo chiedere allo Stato italiano di mettersi d’accordo con sé stesso?
E’ troppo chiedergli che ci dica se sta con Maradona che dalla Tv di Stato fa il gesto dell’ombrello, in una vetrina a porta vuota, a Equitalia o con Equitalia che in nome dello Stato l’ha messo in mora per 39 milioni di euro. Se sta con il signore che partecipa al Governo della Repubblica italiana da condannato in Cassazione per frode fiscale, con la Corte d’Appello di Milano che in nome della Repubblica gli ha conteggiato in due anni l’interdizione dai pubblici uffici o, ancora, con chi, dal Parlamento, esprime solidarietà al condannato sottintendendo una critica ai suoi giudici.
Ci dica, per cortesia, lo Stato italiano, se sta con chi scegliendo le regole ha pagato con la vita come Lea Garofalo e si gioca la libertà come sua figlia Denise o con chi sta in vetrina pur avendo fatto delle regole carta straccia, perché questa schizofrenia non è degna di un Paese civile. E noi, da cittadini di questo Paese, di grazia, vorremmo sapere, anche a nome di Lea e di Denise, da che parte stiamo quando scegliamo di stare con lo Stato.