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martedì 06 giugno 2023
 

«Luminarie natalizie: meglio spegnere le luci per risparmiare in un momento di crisi?»

In questo ultimo periodo, a causa del conflitto in atto da tempo tra Russia e Ucraina, i costi energetici sono saliti e molto. Questa situazione porta i suoi effetti sui pensionati, specialmente su quelli che percepiscono il minimo. Tutti abbiamo visitato i cimiteri per deporre fiori sulle tombe dei cari defunti. Spesso si trova anche l’uso, pietoso, delle luci cimiteriali elettriche per le quali si paga il dovuto canone. Mi è venuto, spontaneamente, da pensare che i costi per le luci si possano devolvere agli enti assistenziali. Nei momenti di difficoltà occorre recuperare la generosità, evitando gli sprechi. Tra poche settimane, poi, ci saranno le luminarie natalizie nei viali e sugli edifici, pubblici e privati. Si impone, dato il momento di crisi e di difficoltà finanziaria, per molti, un risparmio. Non penso a una totale abolizione, ma magari a una riduzione dei costi delle luminarie in quel periodo. È significativo per il Natale di Gesù proporre una donazione per chi è nel bisogno. Qualche luminaria in meno e un gesto solidale in più.

FLAVIO AMBROSETTI - Acqui Terme (Al)

Caro Flavio, la tua lettera è mossa da un sincero desiderio di discernimento su come entrare in questo periodo della storia, così complesso e complicato, da cristiani consapevoli e responsabili delle sorti del mondo, pagandone – perché no? – in prima persona il prezzo. Le luminarie dei cimiteri le lascerei al loro posto, perché rappresentano per il cristiano (e forse anche per chi non crede) la fiaccola della speranza che continua ad ardere anche dopo la morte fisica dei nostri cari. I luoghi della memoria con i loro simboli hanno un grande valore, per il serbatoio di senso che apportano alla comunità civile e a quella cristiana. Sulle luminarie natalizie sono d’accordo, ma, immagino, lo saranno anche i sindaci e i negozianti, che spesso finanziano quel servizio, visti i costi altissimi che dovrebbero affrontare. D’altronde da settimane ormai molti monumenti e luoghi pubblici da una certa ora vengono spenti, compresa la cupola di San Pietro. Un richiamo anche per ciascuno di noi a un consumo domestico responsabile (e a non dimenticare le luci accese in stanza, come mi rimproverava a volte il mio caro papà).


25 novembre 2022

 
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