Prima lettura
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1Cor 2,1-5
Io, fratelli, quando venni tra voi, non
mi presentai ad annunciarvi il mistero
di Dio con l’eccellenza della parola
o della sapienza. Io ritenni infatti
di non sapere altro in mezzo a voi se
non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso. Mi presentai a voi nella debolezza e
con molto timore e trepidazione. La
mia parola e la mia predicazione non
si basarono su discorsi persuasivi
di sapienza, ma sulla manifestazione
dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata
sulla sapienza umana, ma sulla
potenza di Dio.
Parola di Dio
Salmo responsoriale
Sal 118
℟ Quanto amo la tua legge, Signore!
Quanto amo la tua legge!
La medito tutto il giorno.
Il tuo comando mi fa più saggio
dei miei nemici,
perché esso è sempre con me. ℟
Sono più saggio
di tutti i miei maestri,
perché medito i tuoi insegnamenti.
Ho più intelligenza degli anziani,
perché custodisco i tuoi precetti. ℟
Tengo lontani i miei piedi
da ogni cattivo sentiero,
per osservare la tua parola.
Non mi allontano dai tuoi giudizi,
perché sei tu a istruirmi. ℟
Oppure dal Lezionario dei Santi dato che il
vangelo è proprio.
Prima lettura
Dal libro del profeta Geremìa
Ger 1,17-19
In quei giorni, mi fu rivolta questa
parola del Signore: «Tu, stringi la
veste ai fianchi, àlzati e di’ loro tutto
ciò che ti ordinerò; non spaventarti di
fronte a loro, altrimenti sarò io a farti
paura davanti a loro. Ed ecco, oggi io faccio di te come
una città fortificata, una colonna di
ferro e un muro di bronzo contro
tutto il paese,
contro i re di Giuda e i
suoi capi, contro i suoi sacerdoti e il
popolo del paese. Ti faranno guerra,
ma non ti vinceranno, perché io sono
con te per salvarti».
Parola di Dio
Salmo responsoriale
Sal 70
℟ La mia bocca, Signore,
racconterà la tua salvezza.
In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso.
Per la tua giustizia,
liberami e difendimi,
tendi a me il tuo orecchio
e salvami. ℟
Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe
e mia fortezza tu sei!
Mio Dio, liberami
dalle mani del malvagio. ℟
Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore,
fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai
fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre
sei tu il mio sostegno. ℟
La mia bocca
racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza.
Fin dalla giovinezza,
o Dio, mi hai istruito
e oggi ancora proclamo
le tue meraviglie. ℟
Vangelo
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 6,17-29
In quel tempo, Erode aveva mandato
ad arrestare Giovanni e lo aveva
messo in prigione a causa di Erodìade,
moglie di suo fratello Filippo,
perché l’aveva sposata. Giovanni
infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito
tenere con te la moglie di tuo fratello
». Per questo Erodìade lo odiava e
voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo
uomo giusto e santo, e vigilava
su di lui; nell’ascoltarlo restava
molto perplesso, tuttavia lo ascoltava
volentieri. Venne però il giorno propizio,
quando Erode, per il suo compleanno,
fece un banchetto per i più alti
funzionari della sua corte, gli ufficiali
dell’esercito e i notabili della
Galilea. Entrata la figlia della stessa
Erodìade, danzò e piacque a Erode e
ai commensali. Allora il re disse alla
fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi
e io te lo darò». E le giurò più volte:
«Qualsiasi cosa mi chiederai, te
la darò, fosse anche la metà del mio
regno». Ella uscì e disse alla madre:
«Che cosa devo chiedere?». Quella
rispose: «La testa di Giovanni il Battista
». E subito, entrata di corsa dal
re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio
che tu mi dia adesso, su un vassoio, la
testa di Giovanni il Battista». Il re,
fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle
opporle un rifiuto. E subito il re mandò una guardia e
ordinò che gli fosse portata la testa di
Giovanni. La guardia andò, lo decapitò
in prigione e ne portò la testa
su un vassoio, la diede alla fanciulla
e la fanciulla la diede a sua madre. I
discepoli di Giovanni, saputo il fatto,
vennero, ne presero il cadavere e lo
posero in un sepolcro.
Parola del Signore