Due settimane fa, ho letto su
Famiglia Cristiana
(n. 36/2013), la lettera
della lettrice Pia, con la quale mi trovo perfettamente d’accordo.
La sua risposta è stata chiara e argomentata ma, a mio parere, aveva
un grave limite: gli interventi da lei citati vengono tutti dal Papa e dalla
Chiesa, che hanno anche chiesto perdono per le colpe dei cristiani contro
i seguaci dell’islam. Sarebbe interessante sapere, invece, chi tra le guide
spirituali dell’islam dei nostri giorni parla a favore della pace, del dialogo
e della tolleranza. Se ci sono, hanno seguito e ascolto tra le masse? Io
credo che quelle parole di tolleranza e di pace da lei citate siano oggi
patrimonio di tutti i sacerdoti cattolici e fatte proprie dalla maggioranza
dei cristiani. È così anche nei Paesi islamici?
M.B.
Purtroppo, paghiamo lo scotto di un’informazione che sull’islam, come
sugli immigrati, dà un quadro solo e sempre negativo, raccontando episodi
e atti terroristici che riguardano frange estremiste minoritarie, non rappresentative di tutto il mondo islamico. Poco si scrive, invece, di un incontro come quello della settimana scorsa a Roma, organizzato dalla Comunità di
Sant’Egidio, dove i più importanti imam del mondo hanno pregato e condiviso impegni a favore della pace assieme ai rappresentanti di tutte le religioni. Di recente, papa Francesco, nel messaggio per la fine del Ramadan, ha ricordato l’importanza di un legame più stretto tra cristiani e musulmani.