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domenica 16 marzo 2025
 

«Ma la catechesi mette paura»

Caro direttore, leggo in una lettera pubblicata sul suo blog dal titolo Il vero volto di Dio: Padre o Giudice? questo concetto: «La religione cattolica ha impostato la sua catechesi sulla paura. Dio era misericordioso, ma bastava non aver rispettato qualche precetto e ci si trovava senza appello all’Inferno». Lei ha apprezzato la “bella riflessione” di Luigi, ma poi ha tagliato corto non rispondendo al nocciolo della domanda. A me sembra che non c’entri nulla il rifiuto e l’autoescludersi con il concetto espresso dall’interlocutore, che metteva in evidenza la sproporzione che c’è nel cristianesimo tra certi peccati, o se si vuole tra il peccato stesso in generale e la condanna. Quest’ultima, a mio modo di vedere, può essere anche la causa dell’allontanamento di parecchia gente dalla Chiesa cattolica o dall’accettarne i dettami. Infatti la Chiesa, se da una parte dice che la misericordia e la bontà di Dio sono infinite, dall’altra spedisce all’inferno con facilità e, quello che più sconcerta, per sempre.

ARCANGELO LIGORIO

In realtà ho “tagliato corto” semplicemente perché condividevo quanto scritto da Luigi, compresa la critica a una catechesi spesso impostata sulla paura. Il nocciolo della questione era, a mio avviso, la necessità di riscoprire il volto di Dio che ci ha rivelato Gesù, un Padre e non un Giudice. Va comunque precisato che, al di là degli eccessi di qualche predicatore, la Chiesa, nel suo magistero, non ha mai mandato nessuno all’inferno, né ha mai affermato di qualcuno che sia stato condannato alla pena eterna. Piuttosto ci consegna l’esempio positivo di santi e beati che sono in cielo e intercedono per noi. L’inferno tuttavia esiste, ma nemmeno Dio vi manda qualcuno: è una libera scelta da parte dell’uomo di autoescludersi dalla salvezza, ri‚utando l’amore del Padre.


04 ottobre 2019

 
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